Missione Cristiana 153

MINISTERO della PREGHIERA

• RINGRAZIAMENTO •

(1^ parte)

Ringraziare significa offrire, cioè esprimere riconoscenza, offrendo al Corpo di Cristo cibi prelibati.

Accompagnati da parole ed altri segni esteriori che esprimono il proprio sentimento di gratitudine e di riconoscenza a Yeshùa.

Numeri 10:10

Così pure nei vostri giorni di gioia, nelle vostre feste stabilite e nei vostri capi mese suonerete le trombe in occasione dei vostri olocausti e dei vostri sacrifici di ringraziamento; ed esse vi faranno ricordare davanti al vostro DIO.

Io YHWH, sono vostro DIO.

Giovanni 6:53-58

 Ha detto perciò loro il Signore Yeshùa:

«Così è in verità così in verità vi dico: se non mangiate il corpo del Figlio dell’uomo e non bevete di Lui il sangue, non avete vita in voi stessi.

54) Chi mangia il mio corpo e beve il mio sangue ha vita eterna, ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno.

55) Giacché il mio corpo è vero cibo, e il mio sangue è vera bevanda.

56) Chi mangia il mio corpo e beve il mio il sangue rimane in me ed io in lui.

57) Come mi ha inviato il Padre Vivente ed io vivo per il Padre, anche colui che mangia Me anch’egli vivrà per mezzo Mio.

58) Costui è il pane disceso dal cielo.

Non come hanno mangiato i padri e sono morti, chi mangia di questo pane vivrà in eterno».

Mangiare il corpo e bere il sangue del Signore è un riferimento implicito al fatto che non si vive di solo pane, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio, il pane disceso dal cielo è la «ToràYeshùa» che si è fatto carne ed ha vissuto in mezzo a noi ripieno di grazia e di verità.

Perciò se non mangiamo il corpo, cioè la Parola: «Torà», non possiamo trasformarci e così partecipare pienamente al Corpo di Cristo.

Se non beviamo il Suo sangue, la fonte della redenzione, cioè della vita eterna, non possiamo vivere e manifestare la Sua vita, accompagnata da segni, prodigi, guarigioni e miracoli, cioè una vita ad immagine e somiglianza di Yeshùa, in novità di vita, cioè in Spirito.

È per il sangue di Yeshùa che noi riceviamo la grazia e la cancellazione dei nostri peccati, è nel sangue di Yeshùa che c’è vita; è una metafora, che ci fa comprendere, magari scandalizzare, che vivere Cristo non è il gesto di un momento, ma una vita spesa, è piena partecipazione al sangue del Messia, è una vita viva nello Spirito.

Ci trasformiamo secondo quanto e cosa si mangia spiritualmente, anche per questo ci sono cibi puri che possiamo mangiare ed altri impuri che non dobbiamo mangiare, legati a molteplici aspetti, ma non solamente collegati alla salute del corpo, ma anche a quella dell’anima.

Ci sono cose pure che possiamo gustare ed altre impure che non dobbiamo mangiare.

Ci sono cose pure che possiamo vedere ed altre impure che non dobbiamo guadare.

Ci sono cose pure che possiamo ascoltare ed altre impure che non dobbiamo udire.

Ci sono cose pure che possiamo toccare ed altre impure che non dobbiamo sfiorare.

Ci sono cose pure che possiamo odorare ed altre impure che non dobbiamo annusare.

Quando ascoltiamo la Parola predicata è un tempo di condivisione con il Signore, per questo dobbiamo prestare attenzione e rispetto per ricevere i suoi «rhema».

Ci rendiamo conto che il Signore è qui e ci sta parlando per mezzo della Sua Parola!

Romani 10:17

Dunque la fede viene dall’ascoltare, e l’ascoltare dal «rhematos» del Messia.

Quando lodiamo, contempliamo e cerchiamo l’adorazione dobbiamo abbandonarci allo Spirito di Dio.

Dobbiamo svuotare la mente ed entrare nello Spirito, scacciando ogni pensiero inutile, senza distrarsi, siamo alla presenza di DIO.

2^ Corinzi 10:5

e tutto ciò si innalza orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino all’ubbidienza a Cristo;

Quando siamo riuniti in assemblea e viene rivelato un dono di lingue o di profezia dobbiamo interagire con il dono, mantenendo la mente ed il cuore aperti alla manifestazione della presenza di Dio, in silenzio, ascoltando con gioia e timore.

Il Re dei re e Signore dei signori, sta rivelandosi alla Sua Sposa come Sposo, portando i Suoi doni.

Perciò, la «Torà» vuole incoraggiare chi rende sacro, cioè chi offre un sacrificio di ringraziamento, estendendo l’invito a tutti coloro che desiderano celebrare il Signore.

Questo sacrificio veniva offerto in antichità per esprimere gratitudine a Dio per essere stati salvati dal pericolo, perciò si doveva offrire il sacrificio, per poi mangiarlo insieme, al fine di far conoscere l’intervento della grazia di Dio agli altri.

Il sacrificio di ringraziamento (Todà) in antichità era un’offerta composta da un animale e da quaranta pagnotte di pane.

Il numero «40» ricorda l’inizio di un nuovo periodo nella vita della creazione.

Il sacrificio di ringraziamento veniva offerto, perché essendo stati salvati da una sciagura, si doveva riflettere sul fatto che “Dio vede e provvede”.

Genesi 22:14

YHWH YREH (Adonai Irè),

YHWH provvede, perciò oggi si dice:

Nel monte di YHWH c’è chi provvede.

Per guidarci nello scopo della nostra vita, cioè vivere nello Spirito divino, per servirlo, impegnandoci con sempre più convinzione secondo il nostro Salvatore e Maestro, Yeshùa.

Dovremmo sempre essere consapevoli che siamo in questo mondo con uno scopo:

«Offrire gloria a Yeshùa»

2^ Corinzi 2:14

Ora sia ringraziato Dio il quale ci fa sempre trionfare in Cristo e attraverso noi manifesta in ogni luogo il profumo della sua conoscenza.

«RINGRAZIAMO Dio per il dono ineffabile della Vita eterna»

«RINGRAZIAMO Dio del dono ineffabile dello Spirito Santo che è venuto a vivere in noi!»

2^ Corinzi 9:15

Ora sia ringraziato Dio per il Suo dono ineffabile.

«Svariate prove: nella carne e nell’anima»

1^ Pietro1:6-7

Esultate in Lui, sebbene ci sia bisogno che, appunto un poco, siate afflitti fra svariate prove,

7) affinché la prova della vostra fede più preziosa dell’oro che si perde, ma tuttavia si saggia mediante il fuoco, risulti a lode, onore e gloria quando apparirà il Messia Yeshùa!

Giacomo 1:2-4

Fratelli miei, considerate una grande gioia quando vi trovate in svariate prove,

3) sapendo che la prova della vostra fede produce costanza.

4) E la costanza compia pienamente l’opera, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti.

2^ Corinzi12:6-10

Pur se volessi vantarmi, non sarei un pazzo, perché direi la verità, mi astengo, nessuno mi stimi oltre quello che vede, o sente da me.

7) Affinché io non avessi ad insuperbire per l’eccellenza delle rivelazioni, mi è stata messa  una spina nella carne, un angelo di Satana, per schiaffeggiarmi affinché io non insuperbisca.

8) Tre volte ho pregato il Signore perché l’allontanasse da me;

9) ed egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la potenza è perfetta nella debolezza».

Perciò volentieri mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me.

10) Per questo mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amor di Cristo; perché, quando sono debole, allora sono forte.

Efesini 5:20-21

rendendo continuamente grazie per ogni cosa in Nome del Signore nostro Yeshùa il Messia a Dio e Padre,

21) stando sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo.

Filippesi 4:6

Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.

1^ Tessalonicesi 5:16-20

Gioite in ogni tempo,

17) pregate incessantemente,

18) quanto ad ogni cosa rendete grazie!

Perché tale è volontà di DIO nel Messia Yeshùa per voi.

19) Non reprimete lo spirito divino,

20) non disprezzate le profezie.

Stiamo vivendo un periodo di prove?

Di difficoltà?

Stiamo affrontando situazioni dove non vediamo via di uscita?

Ci sentiamo oppressi, pesanti, tristi, addolorati, dispiaciuti, amareggiati, stanchi?

Usciamo da questi brutti pensieri ringraziando Yeshùa con cuore sincero.

Non Preoccupiamoci!

Anzi Occupiamoci delle cose di DIO.

La nostra fede viene provata, il modo in cui Reagiamo o Agiamo nella crisi determina la nostra pace.

Quando non sappiamo da dove cominciare, iniziamo dal ringraziamento, senza se e senza ma.

Un sincero ringraziamento è un vero ringraziamento, che non guarda alla realtà che ci circonda, ma alla Verità che ci sostiene.

1^ Giovanni 5:4

Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo;

e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.

2^ Corinzi 2:14

Ma grazie a Dio che sempre ci fa trionfare in Cristo e per mezzo nostro spande dappertutto il profumo della sua conoscenza.

La parola RINGRAZIAMENTO si traduce anche in:

«AZIONI di GRAZIE»

«AZIONI di GRAZIE, significa anche fare OPERE BUONE»

Efesini 2:10

Noi infatti siamo il Suo poema, edificati nel Messia Yeshùa su opere buone, quelle che Dio ha tenute pronte affinché le compiamo.

Ogni parola, ogni gesto, ogni azione, ogni cosa deve diventare un motivo di ringraziamento al nostro DIO, che ha profuso il Suo Amore nei nostri cuori.

Ci sono momenti in cui davanti alla Maestà di Dio restiamo «senza parole».

Per questo il Signore ci ha dato il dono del «parlarepregare e cantare nello Spirito» perché la nostra intelligenza diventa spazzatura davanti all’eccellenza di Cristo e possiamo solo ringraziare per lo Spirito.

1^ Corinzi 14:16-17

Altrimenti, se tu benedici con lo Spirito, colui che occupa il posto come semplice come dirà: «Amen!» alla tua preghiera di ringraziamento, visto che non sa quello che dici?

17) Certo, tu fai un bel ringraziamento; ma l’altro non è edificato.

Quando siamo deboli nella carne significa che abbiamo poca forza, significa che non diamo luogo al Diavolo, ed in modo antagonista alla carne che si sente forte stiamo manifestando il Frutto dello Spirito, imparando ad attingere ai Suoi doni, ringraziando Yeshùa per ogni respiro, per ogni parola buona, per ogni gesto curato e per ogni buona opera che ci dona da offrire nel mondo.

Impariamo dal nostro Signore

«Yeshùa il Messia di Nazareth»

«ad essere deboli nella carne ma potenti nel Suo Spirito»

Questa meditazione è stato fatta al meglio della mia conoscenza attuale della Parola di Dio, perciò può essere soggetta a modifiche.

« INVITO INVITO »

A tutti i credenti che hanno il desiderio di conoscere il modello della:

«Chiesa originale di Yeshùa il Messia, nata a Gerusalemme»

vista dallo studio su: «Atti 2:41-47» consultatelo insieme agli approfondimenti, informatevi, fate domande direttamente sulle pagine stesse del sito, chiedete, commentate, sarà un conoscersi passo→ passo→ verso la vera Chiesa, aspettiamo il vostro contributo.


«inviateci una e-mail ed entrate in contatto con noi»


Che la grazia del Signor nostro Yeshùa il Messia (Gesù Cristo) sia con tutti noi.

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