Missione Cristiana 153

Torah

Pasqua

«Abrahamo e la Pasqua»

Per conoscere più a fondo le radici della Pasqua e dell’Esodo dobbiamo tornare ad Abrahamo.

Dio aveva scelto Abrahamo per essere il capostipite di un popolo che sarebbe diventato la Sua Sposa.

Genesi 12:1-3

Ora YHWH disse ad Abramo:

«Vattene dal tuo paese, dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrerò.

2) Io farò di te una grande nazione e ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai una benedizione.

3) E benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà;

e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra.

 4) Allora Abramo partì come YHWH gli aveva detto, e Lot andò con lui.

Abramo aveva settantacinque anni quando partì da Haran.

Promessa di YHWH ad Abrahamo

Genesi 15:1-7

Dopo queste cose, la parola di YHWH fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo:

«Non temere o Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima».

2) Ma Abramo disse:

«Signore, YHWH, che mi darai, perché sono senza figli e l’erede della mia casa è Eliezer di Damasco?».

3) Poi Abramo soggiunse:

«tu non mi hai dato alcuna discendenza; Ora ecco, uno nato in casa mia sarà mio erede».

4) Allora la parola di YHWH gli fu rivolta, dicendo:

«Questi non sarà tuo erede; ma colui che uscirà dalle tue viscere sarà tuo erede».

5) Poi lo condusse fuori e gli disse:

«Mira il cielo e conta le stelle, se le puoi contare»

quindi aggiunse: «Così sarà la tua discendenza».

6) Ed egli credette a YHWH, che glielo mise in conto di giustizia.

7) Poi YHWH gli disse:

«Io sono YHWH che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei, per darti questo paese in eredità».

8) E Abramo chiese:

«Signore, YHWH da che cosa posso io sapere che l’avrò in eredità?»

YHWH ed il patto con Abrahamo

«detto anche Patto tra le Parti»

«o giuramento»

Genesi 15:9-10

Allora YHWH gli disse:

«Portami una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un montone di tre anni, una tortora e un piccione giovane».

10) Allora Abramo gli portò tutti questi animali, li divise in due e pose ciascuna metà di fronte all’altra; ma non divise gli uccelli.

Questa era la cerimonia del:

«Tagliare il Patto».

Gli animali venivano uccisi e tagliati a metà.

La metà di ciascun animale veniva posta su un lato della strada, mentre l’altra metà veniva messa sul lato opposto.

I due contraenti dovevano camminare insieme, fianco a fianco tra gli animali uccisi.  

Questa era una dichiarazione che se uno dei due contraenti avesse rotto i termini del patto, si sarebbe dovuto aspettare di finire a pezzi come quegli animali.  

Il versetto seguente pone un problema per ciascuno di noi:

Genesi 15:11

Ora alcuni uccelli rapaci calarono sulle bestie morte

ma Abramo li scacciò.

Quando prendiamo un impegno con Dio avremo a che fare con degli

«uccelli rapaci»

(vi ricordate una predicazione di tanti anni fa: «un avvoltoio sulla spalliera del letto?»)

Gli «uccelli rapaci» sono le prove che dobbiamo vincere,

non vengono per distrarci ma per metterci alla prova.

Manterremo quegli impegni?

Se si!

Questa si chiama fedeltà!

Abrahamo non ha permesso agli uccelli rapaci di divorare il sacrificio del patto e annullare così la promessa.

Genesi 15:12-16

Verso il tramontare del sole, un profondo sonno cadde su Abramo;

ed ecco, uno spavento una oscurità profonda caddero su di lui.

13) Allora YHWH disse ad Abramo:

«Sappi per certo che i tuoi discendenti dimoreranno come stranieri in un paese che non sarà loro,

e vi saranno schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni.

14) Ma io giudicherò la nazione di cui saranno stati servi;

dopo questo, essi usciranno con grandi ricchezze.

15) Quanto a te, te ne andrai in pace presso i tuoi padri,

e sarai sepolto dopo una bella vecchiaia.

16) Ma alla quarta generazione essi torneranno qui,

perché l’iniquità degli Amorei non è ancora giunta al colmo».

Durante quel profondo sonno cosa vide Abrahamo?

Forse tutte le difficoltà dei suoi discendenti?

Tra cui la schiavitù fino alla Shoah?

E quello che ancora profeticamente è in sospeso per il futuro di quel popolo e non solo!?

È questo il motivo dello spavento e dell’oscurità profonda che caddero su di lui?

Tuttavia i discendenti di Abrahamo per fede potevano essere certi che

sarebbero usciti da quella esperienza di schiavitù con grandi benedizioni.

Questo è scritto nel libro dell’Esodo e avverrà quattro secoli dopo.

Suggello del Patto

Genesi 15:17-18

Ora come il sole si fu coricato e scesero le tenebre,

ecco una fornace fumante ed una torcia di fuoco passare in mezzo agli animali divisi.

18) In quel giorno YHWH fece un patto con Abramo dicendo:

«Io do alla tua discendenza questo paese, dal torrente d’Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate:

Perché Abrahamo non camminò tra le parti?

Si limitò a vedere come Dio, nella forma di una

«una fornace fumante ed una fiamma di fuoco»

tagliò il patto da se stesso.

Questo è confermato anche nella lettera agli Ebrei:

Ebrei 6:13

Infatti Dio giurando ad Abraamo,

poiché non poteva giurare su alcuno di superiore,

ha giurato su Se stesso,

Il «Patto tra le Parti» non dipende da quello che può fare Abrahamo o qualcuno dei suoi discendenti, ma dipende tutto dalla promessa di YHWH.

Questa è una grande verità per tutti i credenti:

«La Salvezza viene solo dal sacrificio di Yeshua»

YHWH nella figura di una «fornace fumante ed una fiamma di fuoco» ha consumato l’offerta che Abrahamo aveva preparato.

Dal momento che quella stessa notte in un futuro lontano sarebbe stata la prima Pasqua per gli ebrei e poi del mondo intero, era fondamentale che non rimanesse niente degli animali e che tutto fosse completamente bruciato prima del mattino.

Gli animali scelti per questo sacrificio sono gli stessi di quelli che verranno istituiti nella Torah.

La figura della «fornace fumante ed una fiamma di fuoco» la ritroviamo anche in «Esodo»:

Esodo 13:21

E YHWH andava davanti a loro, di giorno in una colonna di nuvola per guidarli nella via, e di notte in una colonna di Fuoco per Far loro luce, affinché potessero camminare giorno e notte.

La «Pasqua» di Abrahamo

e la «Pasqua» dell’Esodo.

Entrambi gli eventi sono avvenuti

«lo stesso giorno»

Le Offerte sono state sacrificate nel pomeriggio

e consumate durante la notte.

Il «Patto tra le Parti» ha profetizzato la persecuzione e la sua durata,

mentre la Pasqua di «Esodo» l’ha portata a termine.

In entrambi i casi è per lo Spirito di Dio

che si sono adempiuti gli eventi.

L’unica responsabilità di Abrahamo,

e dei figli dell’Israele spirituale,

era ed è di essere fedeli.

Gli uccelli rapaci hanno cercato di divorare il sacrificio in Canaan.

Gli uccelli rapaci in forma di Faraone e del suo esercito,

hanno cercato di divorare i figli d’Israele.

Impariamo dal nostro Signore

«Yeshua haMashiah mi Nazareth»

«ad essere fedeli ai Patti»

Questa meditazione è stato fatta al meglio della mia conoscenza attuale della Parola di Dio, perciò può essere soggetta a modifiche.

Mosè e la Pasqua

(3^ Parte)

« INVITO INVITO »

A tutti i credenti che hanno il desiderio di conoscere il modello della:

«Chiesa originale di Gesù Cristo, nata a Gerusalemme»

vista dallo studio su: «Atti 2:41-47» consultatelo insieme agli approfondimenti, informatevi, fate domande direttamente sulle pagine stesse del sito, chiedete, commentate, sarà un conoscersi passo→ passo→ verso la vera Chiesa, aspettiamo il vostro contributo.


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Che la grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.

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3 commenti
  1. MASSIMO FUSI
    MASSIMO FUSI dice:

    Zaccaria 4:6 Allora egli, rispondendo, mi disse: «Questa è la parola dell’Eterno a Zorobabel: Non per potenza né per forza, ma per il mio Spirito», dice l’Eterno degli eserciti”.
    E’ il Signore YESHUA MASCHIACH che ci ha scelti, che ci trasforma ed alla fine ci rende perfetti nell’amore.
    Come dice il Pastore Lui ci chiama ad essere fedeli come lo è stato Abrahamo.
    Questa è la nostra parte.
    Io sono però fermamente convinto che la fedeltà cresce e diventa completa con il crescere della nostra conoscenza del Signore, cioè della sua vera natura, attraverso la sua Torah ed una sempre più intima relazione con LUI.
    Sta scritto in 2^ Corinzi 12:9 “Ma egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza è portata a compimento nella debolezza». Perciò molto volentieri mi glorierò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me”.
    Dobbiamo allora domandarci: qual’è il vero significato della parola DEBOLEZZA?
    Io penso che voglia proprio dire ARRENDERSI completamente allo Spirito per poter entrare nel Regno di Dio ed alla fine rispondere al SIGNORE “eccomi” come fece Abrahamo e molto tempo dopo Anania come riportato in Genesi 22:1 “Dopo queste cose DIO mise alla prova Abrahamo e gli disse: «Abrahamo!». Egli rispose: «Eccomi»” ed in Atti 9:10 “Or a Damasco vi era un discepolo di nome Anania, al quale il Signore disse in visione: «Anania!». Ed egli rispose: «Eccomi, Signore!»”.

  2. Paolo Niccolai
    Paolo Niccolai dice:

    Pace.
    Le prove fanno parte del nostro cammino, tutti gli uomini di Dio sono stati sottoposti a prove di ogni genere, ma la prova più grande ed importante è stata affrontata da Gesù, che l’ha superata per la gioia che gli era posta davanti, Ebrei 12:2.
    È attraverso la gioia che si riesce a superare ogni prova, perché così ha fatto Gesù, fino all’ultimo, dimostrandosi perfetto e irreprensibile, e così ci insegna la Sua Parola, per essere perfetti, e quindi fedeli al patto con Dio.
    Giacomo 1:2-4 Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza.
    E la costanza compia in voi un’opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti.
    Shalom a tutti

  3. Filippo Zani
    Filippo Zani dice:

    Secondo quanto scritto in Genesi 16:5-8, Abramo credette a Dio e Dio glielo mise in conto di giustizia.
    Ma in realtà riguardo a quella promessa Abramo non aveva fatto niente.
    Tanto è che subito dopo chiede un segno per sapere che la promessa è davvero da parte del Signore.
    Sappiamo poi che nel prosieguo Abramo ha avuto i suoi tentennamenti e non sempre la sua fede è stata così solida.
    Eppure in quel momento Dio riconosce che Abramo aveva creduto alle promesse di Dio e ne riconosce la giustizia.
    Questo a conferma di quanto detto nel prosieguo del messaggio di domenica in cui si nota come solo Dio passa in mezzo agli animali.
    Dio promette per se stesso.
    Possiamo dire che Abramo fu giustificato da Dio, gli fu fatta una promessa ma poi è stata una responsabilità sua l’essere fedele.
    Per Abramo si tratta di un nuovo inizio.
    Abbiamo ricevuto le promesse di Dio, la sua grazia e la giustificazione in Yeshua ma questi non sono la fine della nostra storia ma la base di partenza.
    Queste promesse porteranno il frutto che Dio ha stabilito se camminiamo in esse.
    Dio ci ha fatto grazia ma sta a noi camminare in essa.
    Come vediamo, alla richiesta di Abramo, Dio acconsente a dare una dimostrazione di fedeltà al patto quindi il patto stesso è garantito solo da parte di Dio, quindi è certo.
    Subito però iniziano le difficoltà per Abramo, arrivano gli uccelli che vogliono rovinare il patto prima che si consolidi, mettere dubbi.
    Abramo viene inoltre avvertito dei fatti che avverranno in seguito e non tutti sembrano così piacevoli.
    Ma in ogni caso Dio promette la sua fedeltà e quindi a ogni difficoltà sarà presente la soluzione.
    Tuttavia da quello che dice il Signore in Genesi 15:14 non sembra essere contemplata la possibilità che le cose non vadano secondo quanto detto.
    Chiaramente il Signore sapeva tutto ma Abramo non poteva esserne certo se non per fiducia in Dio.
    Sicuramente queste parole sono state per lui un punto fermo durante tutto il suo cammino successivo.
    Per lui sono state un qualcosa da conquistare per fede ma non per la sua forza.
    Alla luce di quanto detto mi devo interrogare se credo veramente alle parole di Dio, alle sue promesse.
    Se sto davvero camminando in esse o se ho detto semplicemente “bello!” ma poi al primo uccello passato ho lasciato che i pensieri tornassero altrove e ho riportato la mia vita a scorrere nella normalità del mondo.
    Ho risposto come Abramo?
    Ho davvero creduto?
    Sto camminando in quelle promesse?
    Shalom.

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