Missione Cristiana 153

Torah

• Patti •

Che cos’è un Patto?

Convenzione o relazione fra due o più persone o fra due o più parti, con riferimento a ognuna delle due o più parti di osservarlo.

Patto tra Dio e l’uomo, accompagnato da segni, sacrifici e un solenne giuramento che suggella il patto con promesse di benedizione o maledizione.

Patto d’amicizia, tra persone, famiglie o popoli;

Patto coniugale o nuziale, la promessa e il vincolo stesso del matrimonio;

Biblicamente il termine ebraico è: «bĕrith», deriva da una radice che significa «tagliare» e quindi un patto è un «taglio» (in riferimento al taglio o alla divisione di animali in due metà, tra le quali passavano le due parti in questione) Genesi 15:1-18 • Geremia 34:18-19.

In greco «diatheke-διαϑήκη»; in latino testamento «testamentum»

(alternato con il sinonimo di alleanza)

La base dei Patti Biblici

è costituita sul modello

del Patto di Dio con Abrahamo

Promesse iniziali del futuro Patto con Abrahamo

Genesi 12:1-3

Ora YHWH disse ad Abramo: «Vattene dal tuo paese, dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrerò.

2) Io farò di te una grande nazione e ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai una benedizione.

3) E benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà; e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra».

Conferma e Cerimonia del Patto

Genesi 15:4-18

Allora la parola di YHWH gli fu rivolta, dicendo:

«Questi non sarà tuo erede; ma colui che uscirà dalle tue viscere sarà tuo erede».

5) Poi lo condusse fuori e gli disse:

«Mira il cielo e conta le stelle, se le puoi contare, quindi aggiunse: Così sarà la tua discendenza».

(Il Patto è sancito con Abramo per la Sua Fede o Fedeltà alle promesse di Dio)

6) Ed egli credette a YHWH, che glielo mise in conto di giustizia.

7) Poi YHWH gli disse: «Io sono YHWH che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei, per darti questo paese in eredità».

8) E Abramo chiese: «Signore, YHWH da che cosa posso io sapere che l’avrò in eredità?»

9) Allora YHWH gli disse: «Portami una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un montone di tre anni, una tortora e un piccione giovane».

10) Allora Abramo gli portò tutti questi animali, li divise in due e pose ciascuna metà di fronte all’altra; ma non divise gli uccelli.

11) Ora alcuni uccelli rapaci calarono sulle bestie morte ma Abramo li scacciò.

12) Verso il tramontare del sole, un profondo sonno cadde su Abramo; ed ecco, uno spavento una oscurità profonda caddero su di lui.

13) Allora YHWH disse ad Abramo: «Sappi per certo che i tuoi discendenti dimoreranno come stranieri in un paese che non sarà loro, e vi saranno schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni.

14) Ma io giudicherò la nazione di cui saranno stati servi; dopo questo, essi usciranno con grandi ricchezze.

15) Quanto a te, te ne andrai in pace presso i tuoi padri, e sarai sepolto dopo una bella vecchiaia.

16) Ma alla quarta generazione essi torneranno qui, perché l’iniquità degli Amorei non è ancora giunta al colmo».

17) Ora come il sole si fu coricato e scesero le tenebre, ecco una fornace fumante ed una torcia di fuoco passare in mezzo agli animali divisi.

18) In quel giorno YHWH fece un patto con Abramo dicendo: «Io do alla tua discendenza questo paese, dal torrente d’Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate»:

La Circoncisione come Segno del Patto, ma solo per gli ebrei.

Genesi 17:1-22

Quando Abramo ebbe novantanove anni, YHWH gli apparve e gli disse:

«Io sono «El Shaddai»; cammina alla mia presenza, e sii integro;

2) e io stabilirò il mio patto fra me e te e ti moltiplicherò grandemente».

3) Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e DIO gli parlò, dicendo:

4) «Quanto a me, ecco io faccio con te un patto: tu diventerai padre di una moltitudine di nazioni.

5) E non sarai più chiamato «אַבְרָם – Avram – Abramo – padre esaltato – eccelso – nobile»,

ma il tuo nome sarà «אַבְרָהָם – Avraham – Abrahamo – padre della moltitudine – padre di molti popoli»,

poiché io ti faccio padre di una moltitudine di nazioni.

6) Ti renderò grandemente fruttifero.

Quindi ti farò divenire nazioni e da te usciranno dei re.

7) E stabilirò il mio patto fra me e te, e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno, impegnandomi ad essere il DIO tuo e della tua discendenza dopo di te.

8) E a te, e alla tua discendenza dopo di te, darò il paese dove abiti come straniero: tutto il paese di Canaan, in proprietà per sempre; e sarò il loro DIO».

9) Poi DIO disse ad Abrahamo: «Da parte tua, tu osserverai il mio patto, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione.

10) Questo è il mio patto che voi osserverete, fra me e voi, e la tua discendenza dopo di te: ogni maschio fra voi sarà circonciso.

11) E sarete circoncisi nella carne del vostro prepuzio; e questo sarà un segno del patto fra me e voi.

12) All’età di otto giorni, ogni maschio fra voi sarà circonciso, di generazione in generazione, tanto quello nato in casa, come quello comprato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua discendenza.

13) Sì, tanto chi è nato in casa tua come chi è comprato con denaro dovrà essere circonciso; e il mio patto nella vostra carne sarà un patto eterno.

14) E il maschio incirconciso, che non è stato circonciso nella carne del suo prepuzio, sarà tagliato fuori dal suo popolo, perché ha violato il mio patto».

15) Poi DIO disse ad Abrahamo: «Quanto a Sarai tua moglie non la chiamare più Sarai, ma il suo nome, sarà Sara.

16) E io la benedirò e da lei ti darò pure un figlio; sì, io la benedirò ed ella diventerà nazioni; re di popoli usciranno da lei».

17) Allora Abrahamo si prostrò con la faccia a terra e rise; e disse in cuor suo: «Nascerà forse un figlio a un uomo di cento anni? E partorirà Sara che ha novant’anni?».

18) Quindi Abrahamo disse a DIO: «Deh, possa Ismaele vivere davanti a te!».

19) Ma DIO rispose: «No, ma Sara tua moglie ti partorirà un figlio, e tu lo chiamerai Isacco; e io stabilirò il mio patto con lui, come un patto eterno con la sua discendenza dopo di lui.

20) Quanto a Ismaele, io ti ho esaudito. Ecco io lo benedirò, lo renderò fruttifero e lo moltiplicherò grandemente. Egli diventerà padre di dodici principi, e io farò di lui una grande nazione.

21) Ma il mio patto lo stabilirò con Isacco che Sara ti partorirà in questo tempo, l’anno prossimo».

22) Quando ebbe finito di parlare con lui, DIO lasciò Abrahamo, levandosi in alto.

Cosa ha offerto Dio ad Abramo con questo Patto?

Una moltitudine di nazioni.

Sarà grandemente fruttifero.

Renderà grande il suo nome.

Benedizione anche per gli altri.

Benedirà quelli che lo benediranno.

Maledirà quelli che lo malediranno.

Benedirà nella sua discendenza tutte le nazioni della terra.

Cosa deve fare Abramo

per ottenere le promesse di questo Patto?

Regole del Patto

Credere, avere fede in Dio.

Le promesse sono condizionate al rispetto delle regole,

la regola principe di questo patto è:

la prova di fede.

Genesi 15:6

Ed egli credette a YHWH,

che glielo mise in conto di giustizia.

Genesi 22:1-12

Dopo queste cose DIO mise alla prova Abrahamo e gli disse: «Abrahamo!»

Egli rispose: «Eccomi».

2) E DIO disse: «Prendi ora tuo figlio, il tuo unico figlio, colui che tu ami, Isacco, va’ nel paese di Moriah e là offrilo in olocausto sopra uno dei monti che io ti dirò».

3) Così Abrahamo si alzò al mattino presto, mise il basto al suo asino, prese con sé due dei suoi servi e Isacco suo figlio e spaccò della legna per l’olocausto; poi partì per andare al luogo che DIO gli aveva detto.

4) Il terzo giorno Abrahamo alzò gli occhi e vide da lontano il luogo.

5) Allora Abrahamo disse ai suoi servi: «Rimanete qui con l’asino; io e il ragazzo andremo fin là e adoreremo; poi ritorneremo da voi».

6) Così Abrahamo prese la legna per l’olocausto e la caricò su Isacco suo figlio; poi prese in mano sua il fuoco e il coltello e s’incamminarono tutti e due insieme.

7) E Isacco parlò a suo padre Abrahamo e disse: «Padre mio!»

Abrahamo rispose: «Eccomi, figlio mio».

E Isacco disse: «Ecco il fuoco e la legna; ma dov’è l’agnello per l’olocausto?»

8) Abrahamo rispose: «Figlio mio, DIO provvederà egli stesso l’agnello per l’olocausto».

E proseguirono tutti e due insieme.

9) Così giunsero al luogo che DIO gli aveva indicato, e là Abrahamo edificò l’altare e vi accomodò la legna; poi legò Isacco suo figlio e lo depose sull’altare sopra la legna.

10) Abrahamo quindi stese la mano e prese il coltello per uccidere suo figlio.

11) Ma l’Angelo di YHWH lo chiamò dal cielo e disse: «Abrahamo, Abrahamo!»

Egli rispose: «Eccomi»

12) L’Angelo disse: «Non stendere la tua mano contro il ragazzo e non gli fare alcun male; ora infatti so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l’unico tuo figliuolo».

Genesi 22:15-18

L’Angelo di YHWH chiamò dal cielo Abrahamo una seconda volta e disse:

16) «Io giuro per me stesso, dice YHWH, poiché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, l’unico tuo figlio,

17) io certo ti benedirò grandemente e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza possederà la porta dei suoi nemici.

18) E tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce».

Posterità di Abrahamo

Genesi 26:3-5

Soggiorna in questo paese e io sarò con te e ti benedirò, perché io darò a te (Isacco) e alla tua discendenza tutti questi paesi, e manterrò il giuramento che feci ad Abrahamo tuo padre,

4) e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo; darò alla tua discendenza tutti questi paesi, e tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, 5)

Perché Abrahamo ubbidì alla mia voce

e osservò i miei ordini,

i miei comandamenti,

i miei statuti

e le mie leggi.

Ora noi sappiamo che Dio non aveva ancora dato

i comandamenti, la Torah!

Ma sappiamo che Abrahamo era stato provato nella fede!

Come dire che ubbidire ai comandamenti è avere fede in Dio!?

Giacomo 1:22

E siate facitori della parola

e non uditori soltanto,

ingannando voi stessi.

Giacomo 2:14

A che giova, fratelli miei,

se uno dice di aver fede ma non ha opere?

Può la fede salvarlo?

Giacomo 2:21-24

Abrahamo, nostro padre, non fu forse provato/giustificato per mezzo delle opere quando offrì il proprio figlio Isacco sull’altare?

22) Tu vedi che la fede operava insieme alle opere di lui, e che per mezzo delle opere la fede fu resa perfetta.

23) Così si adempì la Scrittura, che dice:

«Or Abrahamo credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia»;

e fu chiamato amico di Dio.

24) Perciò vedete che l’uomo è provato/giustificato per le opere e non per fede soltanto.

Inalienabilità del Patto

Galati 3:15-18

Fratelli, io parlo alla maniera degli uomini: se un patto è ratificato, benché sia patto d’uomo, nessuno l’annulla o vi aggiunge qualche cosa.

16) Ora le promesse furono fatte ad Abrahamo e alla sua discendenza.

La Scrittura non dice:

«E alle discendenze» come se si trattasse di molte, ma come di una sola:

«E alla tua discendenza», cioè Cristo.

17) Or io dico questo: la legge/Torah, venuta dopo quattrocentotrenta anni, non annulla il patto ratificato prima da Dio in Cristo, in modo da annullare la promessa.

18) Infatti, se l’eredità derivasse dalla legge/Torah, non verrebbe più dalla promessa.

Ora Dio la donò ad Abrahamo mediante la promessa.

Romani 4:9-17

Quello da stimare beato allora è quello circonciso o anche quello incirconciso?

Diciamo infatti che ad Abrahamo la fede è stata imputata a giustizia.

10) Come dunque gli è stata imputata?

Quand’era circonciso oppure mentre era incirconciso?

Non quand’era circonciso ma quando era incirconciso;

11) per di più riconobbe il segno della circoncisione come sigillo della giustizia a motivo della fede di quand’era ancora incirconciso, per quello è proprio lui il padre di tutti quelli che credono anche se incirconcisi, affinché fosse imputata [anche] a loro la giustizia,

12) e padre di circoncisione per quelli non da circoncisione soltanto ma anche per quelli che seguono le orme della fede del padre nostro Abrahamo di quand’era incirconciso.

13) Infatti la promessa ad Abrahamo o alla sua stirpe non esiste a motivo della Legge/Torah, di essere lui erede dell’universo, ma attraverso la prova/la giustizia della fede.

14) Infatti se quelli fossero eredi per la Legge/Torah, la fede sarebbe resa vana e la promessa conseguita.

15) Poiché la Legge/Torah procura sdegno! Dove invece non c’è una legge, non vi è neppure violazione.

16) Perciò l’eredità è per fede, in tal modo essa è per grazia, affinché la promessa sia certa per tutta la stirpe, non per colui che è figlio della Legge/Torah soltanto ma anche per colui che è figlio della fede di Abrahamo, il quale è padre di tutti noi,

17) com’è scritto: «Io ti ho costituito padre di moltitudini di genti», dinanzi alla qual cosa ha creduto Dio essere Colui che fa rivivere i morti e chiama le cose che non sono come se fossero!

Cosa significa rimanere

estranei ai patti della promessa?

Efesini 2:12-19

foste a quel tempo senza Cristo, privi della cittadinanza d’Israele ed estranei ai patti della promessa, non avendo speranza e dimentichi di Dio (Atei) nel mondo.

13) Adesso invece in Cristo Gesù voi che un tempo vi trovavate lontano siete stati congiunti nel sangue di Cristo.

14) È Lui infatti la nostra pace, Colui che ha fatto dei due popoli Uno Solo scioglierà anche il muro di divisione del turamento (di udito), l’inimicizia, nel Suo corpo.

15) annullerà l’usanza degli insegnamenti secondo opinioni, affinché i due per natura, dentro di Lui facciano pace in un solo uomo nuovo,

16) e riconcilierà l’uno e l’altro in un solo corpo per Dio per mezzo della croce, uccidendo l’inimicizia in Sé stesso.

17) Per di più giunto annunciò pace a noi quelli lontano e pace ai vicini!

18) Perché grazie a Lui otteniamo l’uno e l’altro l’avvicinamento al Padre in un unico Spirito divino.

19) In vero, dunque, non siete più stranieri e pellegrini, ma siete concittadini dei santi e famigliari di Dio,

Siamo stati innestati nell’albero dell’Israele spirituale,

ebrei e gentili, in un solo Corpo, Cristo!

Salvati per grazia mediante la fede.

Romani 11:24

Infatti se tu sei stato tagliato dall’olivo selvatico per natura e contro natura sei stato innestato in un olivo coltivato, quanto più loro che son rami naturali saranno innestati nel proprio olivo.

Impariamo dal nostro Signore

«Yeshua haMashiah mi Nazareth»

che la fede senza le opere, è nulla!

Questa meditazione è stato fatta al meglio della mia conoscenza attuale della Parola di Dio, perciò può essere soggetta a modifiche.

« INVITO INVITO »

A tutti i credenti che hanno il desiderio di conoscere il modello della:

«Chiesa originale di Gesù Cristo, nata a Gerusalemme»

vista dallo studio su: «Atti 2:41-47» consultatelo insieme agli approfondimenti, informatevi, fate domande direttamente sulle pagine stesse del sito, chiedete, commentate, sarà un conoscersi passo→ passo→ verso la vera Chiesa, aspettiamo il vostro contributo.


«inviateci una e-mail ed entrate in contatto con noi»


Che la grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.

«Regole per chi Commenta»

2 commenti
  1. anania.mc153@gmail.com
    anania.mc153@gmail.com dice:

    Pace, come in ogni patto si ha la manifestazione dei suoi effetti solo se da entrambi le parti vi è il rispetto dei vincoli.
    Ora noi sappiamo che DIO non è un uomo che può mentire e venire meno a ciò che stabilisce, allora sta all’uomo perseverare nel rispetto del patto affinché i suoi effetti giungano a manifestazione.
    Avere fede è smettere di essere uditori dimentichevoli per diventare facitori della Parola, il patto immutevole di DIO con l’uomo. SHALOM.

  2. FILIPPO ZANI
    FILIPPO ZANI dice:

    Genesi 17:1-2
    Quando Abramo ebbe novantanove anni, YHWH gli apparve e gli disse: «Io sono «El Shaddai»; cammina alla mia presenza, e sii integro; e io stabilirò il mio patto fra me e te e ti moltiplicherò grandemente»

    Come al solito la Parola di Dio riesce a condensare in pochissime Parole principi semplici, eterni e perfetti.
    Di fatto potremmo dire che la nostra vita dovrebbe essere spesa per mettere in pratica questi due versetti.
    È il principio di ubbidienza, di santità e integrità.
    Ma l’ubbidienza viene dalla fede ovvero dal fatto di essere certi che Dio è «El Shaddai», l’Onnipotente, colui che ti moltiplica e che ti abbraccia.
    A Lui stiamo ubbidendo.
    Shalom.

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