Missione Cristiana 153

• Verso la Salvezza •

• Il PECCATO •

Genesi 2:15-17

YHWH DIO prese dunque l’uomo e lo pose nel giardino dell’Eden perché lo lavorasse e lo custodisse.

16) E YHWH DIO comandò l’uomo dicendo: «Mangia pure liberamente di ogni albero del giardino;

17) ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare, perché nel giorno che tu ne mangerai,

per certo morrai».

Genesi 3:1-6

Ora il serpente era il più astuto di tutte le fiere dei campi che YHWH DIO aveva fatto, e disse alla donna: «Ha DIO veramente detto: Non mangiate di tutti gli alberi del giardino?»

2) E la donna rispose al serpente: “Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare;

3) ma del frutto dell’albero che è in mezzo al giardino DIO ha detto: «Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete»”.

4) Allora il serpente disse alla donna:

«voi non morrete affatto;

5) ma DIO sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno e sarete come DIO, conoscendo il bene e il male».

6) E la donna vide che l’albero era buono da mangiare, che era piacevole agli occhi e che l’albero era desiderabile per rendere uno intelligente; ed ella prese del suo frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito che era con lei, ed egli ne mangiò.

Mangiare il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male è una forma di arroganza, di supponenza, voler diventare dèi, essere come gli dèi dell’Olimpo.

Dimenticandoci che siamo già dèi, ma solo se viviamo in Cristo, questo è sempre stato il solo e unico progetto di DIO per l’uomo.

Ora proviamo a vedere il Mangiare del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male come metafora.

Abbiamo il Serpente, figura del Diavolo, l’Ingannatore, l’Avversario, colui che ci spinge a metterci di traverso al bene di Dio insinuandoci il dubbio.

Poi abbiamo l’albero della conoscenza del bene e del male secondo Dio ed infine i protagonisti Adamo ed Eva.

Ora domandiamoci:

Ma Adamo ed Eva conoscevano già la differenza tra BENE e MALE?

CERTO che Si!

Dio gli disse: potete mangiare di tutti i frutti, questo è bene, però non potete mangiare il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male, perché questo è male.

Dio glielo aveva spiegato, cioè ne erano già a conoscenza.

Perciò possiamo affermare che sapevano già discernere tra il bene ed il male.

Abbiamo una conoscenza del bene e del male secondo Dio

ed una conoscenza del bene e del male secondo l’uomo.

Sempre bene e male sono,

ma una è secondo Dio ed una secondo l’uomo!

Esempi:

Per tanti mangiare la carne di maiale è una cosa buona, secondo Dio è un abominio.

Per alcuni avere rapporti omosessuali è normale, secondo Dio no.

Potremmo fare moltissimi esempi su cosa è buono secondo molti uomini ma per Dio no!

Che cosa ha detto DIO del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male?

«ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare, perché nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai».

Che cosa ha detto il Serpente del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male?

«voi non morrete affatto; ma DIO sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno e sarete come DIO, conoscendo il bene ed il male».

«Ecco la grande MENZOGNA»

«La menzogna è dire il falso, cioè il contrario della verità»

Sappiamo che l’Ingannatore è bugiardo!

Perciò come dobbiamo comportarci?

Dobbiamo invertire il suo dire, perché la verità è l’opposto di quello che dice l’Ingannatore.

Quando dice:

«voi non morrete affatto»

significa che invece sarebbero morti fisicamente e spiritualmente e noi con loro!

Prosegue con:

«sarete come Dio»

cioè immortali!

Ma erano già immortali, cioè divini!

Ecco l’inganno, l’uomo si è condannato da solo, il peccato originale è la morte della vita sia fisica che divina.

Erano ancora vivi fisicamente, ma solo per un tempo, si erano trasformati in uomini mortali.

Perché il contrario di essere come Dio,

è NON essere più divini!

Siamo nati dallo Spirito divino e lo abbiamo perso ascoltando l’Ingannatore e DISUBBIDENDO a DIO.

Giovanni 10:34-35

«Non è forse scritto nella vostra Torà che Io dissi:

«Siete dèi»?

Se ha detto i quelli presso i quali la Parola di Dio nacque, e la Scrittura non può essere abrogata,

L’appellativo fattoci: déi, perché appartenenti alla famiglia di Dio non ci autorizza a comportarci né ad ergerci come se fossimo noi stessi Dio, tant’è che è scritto:

Salmo 82:6-8

«Io dissi: Voi siete dèi,

tutti quanti figli dell’Altissimo!

Ma come uomini morirete,

come qualsiasi altro dei principi cadrete.

Sorgi, o Dio, giudica la terra,

perché Tu domini su tutti i popoli»

«Essere dèi divini significa essere partecipi della stessa natura di Dio»

«Yeshùa ci dona la Salvezza per Grazia mediante la Fede, cioè torna a vivere in noi»

«Nati di nuovo dall’alto!»

Romani 5:8-12

Mostra invece il Suo proprio amore verso di noi, DIO, perché essendo ancora peccatori Cristo è morto al posto nostro.

9) Perciò assai più ora che siamo stati resi giusti nel Suo sangue saremo grazie a Lui salvati dall’ira.

10) Giacché se quand’eravamo odiosi ci siamo riconciliati a Dio mediante la morte del figlio Suo, assai più essendo riconciliati saremo salvati dentro la Sua vita.

11) E non soltanto, ma anche gloriandoci in DIO per mezzo di Colui che è Signor nostro Yeshùa il Messia, grazie al Quale adesso abbiamo conseguito la riconciliazione.

12) Per la qual ragione, come a causa di un sol uomo il peccato è entrato nel mondo, e attraverso il peccato la morte, egualmente la morte è penetrata in tutti gli uomini, per cui tutti si resero colpevoli.

Romani 5:17-19

Se infatti per la trasgressione di quell’uno la morte ha regnato attraverso quell’uno solo molto più coloro che ricevono in vita la pienezza della grazia e del dono della Giustizia, con il modo di vita regneranno grazie a quell’Unico Yeshùa il Messia.

18) E perciò come è per una sola trasgressione contro tutti gli uomini a condanna, così pure è per un solo atto di giustizia verso tutti gli uomini a giustificazione di vita.

19) Infatti egualmente che per la DISUBBIDIENZA di un solo uomo sono stati resi peccatori i più, così pure per l’UBBIDIENZA di Uno solo i più saranno presentati giusti.

Torniamo alla vera conoscenza del bene e del male che è la conoscenza che solo Dio ha, cioè la conoscenza per esperienza della misericordia e della compassione, cioè dell’Amore secondo Dio.

Questa è conoscenza divina per esperienza, per poterla vivere occorre ascoltare le cose come DIO le dice, ma per ascoltare le cose come DIO le dice dobbiamo ricevere lo Spirito divino.

Non possiamo avere amore, compassioni e misericordia secondo DIO, senza l’azione diretta dello Spirito di Dio che ci divinizza.

Tutto inizia da:

«Shemà Israel»

«Ascolta Israele»

che realmente significa:

«OBBEDISCI Israele»

«OBBEDIENZA»

L’etimologia della parola obbedienza (ma è ugualmente corretto ubbidienza) si ricollega al latino, ed in particolare, all’unione del prefisso:

• «OB» dinnanzi al verbo «AUDERE» = ASCOLTARE •

Obbedire significa letteralmente «ascoltare chi sta dinnanzi» in altri termini, prestare ascolto.

Piccola chiosa:

nella cultura contemporanea, l’obbedienza, più che essere considerata una virtù (come del resto viene considerata da quasi tutte le religioni e filosofie) è invece ritenuta, in nome dell’affermazione individuale, un difetto da bacchettoni …

Forse, se si recuperasse il significato originario della parola obbedienza, sarebbe meglio evidenziato che la vera obbedienza (o almeno quella da intendersi come virtù) non è l’obbedienza che nasce dalla paura, dal conformismo o da un atteggiamento «da lecchini», bensì che obbedire significa semplicemente prestare ascolto, tenere in considerazione le indicazioni o le volontà di qualcuno, fino al punto di farle prevalere sulle proprie, semplicemente come atto di fiducia e/o, meglio ancora, come atto di amore …

liberamente tratto da:

https://www.etimoitaliano.it/2016/01/obbedienza.html

Esodo 5:2

Ma il Faraone rispose: «Chi è YHWH che io debba UBBIDIRE alla sua voce e lasciar andare Israele, io non conosco YHWH e non lascerò andare Israele».

Il Faraone, convinto lui stesso di essere un dio, dice di non conoscere l’Unico Vero DIO, non conoscendo perciò il bene ed il male secondo DIO, si è autocondannato.

Deuteronomio 21:19-20

Io prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, perché possa vivere, tu e i tuoi discendenti,

20) e possa amare YHWH, il tuo DIO, UBBIDIRE alla sua voce e tenerti stretto a lui, poiché egli è la tua vita e la lunghezza dei tuoi giorni, affinché tu possa abitare nel paese che YHWH giurò di dare ai tuoi padri, ad Abramo, Isacco e Giacobbe.

Isaia 1: 18-20

Venite quindi e discutiamo assieme, dice YHWH, anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno bianchi come lana.

19) Se siete disposti a UBBIDIRE, mangerete le cose migliori del paese;

20) ma se rifiutate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada, perché la bocca di YHWH ha parlato.

Geremia 42:6

Sia la sua risposta gradita o sgradita, noi UBBIDIREMO alla voce di YHWH, il nostro DIO, al quale ti mandiamo, affinché ce ne venga bene nell’UBBIDIRE alla voce di YHWH, il nostro DIO.

1^Pietro 1:2

eletti secondo il preconoscimento di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito divino in UBBIDIENZA e aspersione del sangue di Yeshùa il Messia: grazia e pace vi siano moltiplicate.

Alla luce della Parola come si definisce il peccato di Adamo ed Eva?

«Peccato di DISUBBIDIENZA»

Cioè non hanno voluto prestare ascolto!

«Il premio dell’ubbidienza è la divinizzazione»

Cioè prestare ascolto per essere «dèi».

Dobbiamo ricordarci del continuo che i principi sono di Dio, la nostra parte è OSSERVARLI.

Non siamo noi che scegliamo cosa è buono e cosa no!

Dio è la nostra parte, la nostra GUIDA,

la PAROLA ↔ Yeshùa,

che ha profuso se stesso nei nostri cuori

attraverso il dono del Suo Spirito,

facendoci conoscere l’essenza della vera vita,

quella divina, il Suo AMORE.

Quando pensiamo di poter imporre nuove regole alla VERITÀ,

finiamo fuori strada e diventiamo arroganti e peccatori,

facendoci così del male da noi stessi.

La morte è entrata nell’uomo a causa della disubbidienza,

detta anche peccato originale,

perciò abbiamo cessato di essere divini.

Cosa dice il Serpente:

«voi non morrete affatto»

esattamente il contrario della realtà.

Per questo l’uomo ha cessato di essere divino,

perché il peccato lo ha dismesso dallo stato divino.

Essere divini significa ascoltare Dio,

cioè «ob-audere» : obbedire,

altrimenti si disobbedisce.

La DISUBBIDIENZA non è solo quella eclatante,

ma soprattutto quella subdola,

quella nascosta nelle piccole cose,

nei gesti,

nelle parole non dette

ed in quelle dette male.

Cantico dei Cantici 2:15

Prendete le volpi, le piccole volpi che danneggiano le vigne, perché le nostre vigne sono in fiore.

La soluzione di Dio è la GRAZIA per mezzo della FEDE che riceviamo come dono,

che ci pone nella condizione di tornare in carreggiata attraverso una vera conversione,

cioè un genuino pentimento dal cosiddetto peccato originale di DISUBBIDIENZA,

nascendo di nuovo dall’alto nel Messia Yeshùa, il Salvatore della nostra vita, Re dei re e Signore dei signori,

che ci trasforma in Figli di DIO cioè «dèi».

Efesini 2-8

 Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio,

Atti 2:38-39

Pietro pertanto rivolto a loro dichiara: «Pentitevi e ciascuno di voi sia battezzato nel Nome di Yeshùa il Messia a remissione dei vostri peccati e ricevete il dono dello Spirito Santo.

39) Per voi infatti è la promessa, egualmente per i vostri figli e per tutti quelli a venire, quanti il Signore il Dio nostro ne chiamerà».

Impariamo dal nostro Signore

«Yeshùa il Messia di Nazareth»

che l’UBBIDIENZA vale più del sacrificio!

Questa meditazione è stato fatta al meglio della mia conoscenza attuale della Parola di Dio, perciò può essere soggetta a modifiche.

« INVITO INVITO »

A tutti i credenti che hanno il desiderio di conoscere il modello della:

«Chiesa originale di Yeshùa il Messia, nata a Gerusalemme»

vista dallo studio su: «Atti 2:41-47» consultatelo insieme agli approfondimenti, informatevi, fate domande direttamente sulle pagine stesse del sito, chiedete, commentate, sarà un conoscersi passo→ passo→ verso la vera Chiesa, aspettiamo il vostro contributo.


«inviateci una e-mail ed entrate in contatto con noi»


Che la grazia del Signor nostro Yeshùa il Messia (Gesù Cristo) sia con tutti noi.

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