Missione Cristiana 153

• Le Qualità dei Discepoli di Yeshùa •

Galati 5:22-26

Al contrario il frutto dello Spirito divino invece è

AMORE : AHAVAH : 

GIOIA : SIMCHAH

PACE : SHALOM :

LUNGO di NARICI LUNGO di RESPIRO LENTO all’IRA :

EREK APPAYIM :

GENEROSITÀ : NEDIVUT

GRAZIA : CHESED :

FEDELTÀ : FEDE : EMUNAH

UMILTÀ : ANAVAH

camminare con MODESTIA, in AUSTERITÀ, UMILMENTEHAZENÈALEKET 

contro le tali cose non esiste legge ↔ regola.

Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne

con i suoi patemi ↔ le sue afflizioni ↔ le sue angosciose sofferenze  le sue ansie  le sue passioni

e le sue brame ↔ i suoi desideri per quello che è proibito  le sue concupiscenze

25) Se viviamo in SPIRITO : RUAH,

CAMMINIAMO anche in SPIRITO : RUAH.

26) Non diventiamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.

i

«GRAZIA»

i

«CHESED»

2^ parte

Per GRAZIA, lo Spirito Santo profonde nei nostri cuori il Suo AMORE : AHAVAH

Guidandoci a conoscere i fratelli in Cristo come FAVORE cHÈN : 

costruendo così relazioni fondate sull’AMICIZIA.

La Chiesa che si trasforma in Sposa di Cristo,

manifesta i figli di Dio come una Nuova CREAZIONErivelando una:

«STUPEFACENTE GRAZIA»

«AMAZING GRACE»

I

«MADHIM CHESED»

Romani 8:19

Infatti l’attesa impaziente della creazione aspetta ansiosamente la rivelazione dei figli di DIO.

MISERICORDIA e LEALTÀ insieme sono la:

GRAZIA : CHESED : di Dio che ci dona ogni cosa di cui abbiamo bisogno,

non quello che pensiamo di meritare.

Ricevere la GRAZIA : CHESED : di DIO non ha alcuna relazione coi nostri presunti meriti,

non possiamo ripagarla né prima né dopo, possiamo solo ringraziare o nei fatti rifiutare.

Come distribuisce il Signore la Sua GRAZIA?

Quanto sono diversi i Suoi PENSIERI dai nostri?

La Sua GIUSTIZIA è anche la nostra?

Scopriamolo:

Galati 3:1-3

O Galati insensati, chi vi ha ammaliati, voi,

davanti ai cui occhi Yeshùa il Messia è stato rappresentato crocifisso?

2) Questo soltanto desidero sapere da voi:

avete ricevuto lo Spirito per mezzo delle opere della legge

o mediante la predicazione della FEDE : EMUNAH ?

3) Siete così insensati?

Avete cominciato con lo SPIRITO : RUAH,

 ed ora volete raggiungere la perfezione con la carne?

Insensati, privi di senno, non si devia dalla GRAZIA : CHESED :

 per imboccare la strada della carne, del merito, del doversi guadagnare le benedizioni,

della religione, della scaramanzia!

Giacomo 1:27

La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa:

soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni,

e conservarsi puri dal mondo.

Yeshùa non ha mai predicato RELIGIONE: «religio dal latino significa: rilegare»

cioè un religioso è uno legato due volte, dalle regole del mondo e dalla scaramanzia,

cioè da un repertorio di gesti, parole, atteggiamenti, comportamenti e oggetti

a cui attribuisce il potere di scongiurare malefici e disgrazie o di propiziare il destino.

A causa della religione molti cadono nell’ATEISMO

perché confondono la FEDE : EMUNAH : , con la religione,

un’inganno carnale che non riconosce lo Spirito di DIO e neppure la Sua GRAZIA.

Se chi si definisce ateo o agnostico conoscesse Yeshùa

e il Suo AMORE AHAVAH :  vorrebbe essere un Suo discepolo.

«L’AMORE : AHAVAH:  è una SCELTA

«Non è un SENTIMENTO»

«Ti amo perché sei Ricco, ti amo perché sei Bella, ti amo perché ho Bisogno di te»

«Ho BISOGNO di TE perché TI AMO»

Con la scusa della religione si continua a spargere sangue da sempre,

anche da chi pensa di essere cristiano.

La religione è come un virus, non dobbiamo farci contaminare,

i sintomi sono le attitudini sbagliate, il contagio invade i pensieri, il modo di parlare e di fare,

facendoci vedere Dio come un “vecchio testamento” come un “cattivo giudice”

responsabile delle malattie, delle guerre, della fame e del male in tutte le sue accezioni

allontanandoci così dalla Sua STUPEFACENTE GRAZIA.

Poiché tutti noi nasciamo in un mondo malatoscaramantico e religioso,

è facile che riaffiorino in noi strascichi di quella mentalità,

di quelle falsità che pensavamo di avere lasciato ai piedi di Yeshùa

e che invece abbiamo nascoste nell’IPOCRISIA.

Matteo 23:13-15-16-17-23-25-27-29

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti!

Serpenti, razza di vipere!

L’apostolo Paolo chiamò insensati i Galati

e chiamerebbe così chi tra noi pensa di poter meritare qualcosa da Dio,

o di poter scongiurare qualcosa con il fare religioso.

Anche Pietro ha avuto qualche manifestazione religiosa e legalista, prima e dopo:

Matteo 19:27

Allora Pietro, replicando, gli disse:

«Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito; che avremo dunque?»

Pietro aveva lasciato tutto per seguire Yeshùa,

perciò pensò di meritare una ricompensa e parlò come un religioso!

La verità è che DIO non ci deve niente!

«CONCESSO non è mai sinonimo di DOVUTO»

Galati 2:14

Ma quando vidi che non camminavano rettamente secondo la verità del vangelo,

dissi a Cefa in presenza di tutti:

«Se tu sei giudeo, vivi alla straniera e non dei Giudei,

come mai costringi gli stranieri a vivere come Giudei?»

Non siamo giudei, siamo discepoli di Yeshùa, innestati nell’Albero della Vita dell’Israele spirituale.

Non possiamo neppure pensare di avere acquisito meriti particolari

o che ci sia dovuta una qualche ricompensa se Lo serviamo.

Un MOTTO del discepolo di Yeshùa è:

«COME POSSO SERVIRE!?»

Scivolare nel legalismo è pericoloso, rende ciechi,

  insensibili, egocentrici e induce a gloriarsi dei propri meriti.

Per vivere pienamente nella GRAZIA abbiamo bisogno di conoscere il Frutto dello Spirito,

cioè l’AMORE di DIO : AHAVAH

Scadendo nella religiosità e nell’ipocrisia ci separiamo dall’AMORE di DIO,

cioè ci separiamo da Yeshùa : lo SPOSO!

Che comunque, fino alla fine proverà ad invitarci:

Apocalisse 3:20-22
Ecco, io sto alla porta e busso con forza, se qualcuno ascolta la mia voce ed apre la porta,

io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me.

21) Al VINCITORE concederò di sedere con me sul mio trono,

come anch’io ho vinto e mi sono seduto insieme al Padre mio sul suo trono.

22) Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.

La mancanza di GIOIA : SIMCHAH :

è un chiaro segno che siamo scivolati nella religiosità e nell’ipocrisia e stiamo ingannando noi stessi.

Ora ognuno esamini sé stesso e riconosca se in sé si annida l’attitudine a fare le cose per dovere,

chi si sente triste, annoiato, contrariato, critico, dubbioso malpensante,

è segno che si sta separando dalla GRAZIA di DIO.

Matteo 19:28-30

Ma Yeshùa disse loro:

«Io vi dico in verità che nella nuova creazione,

quando il figlio (huios) dell’uomo sarà seduto sul trono della Sua gloria,

anche voi, che mi avete seguito, sarete seduti su dodici troni

stimando le dodici tribù d’Israele.

29) E chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi

a causa del Mio Nome, riceverà cento volte di più, ed erediterà la vita eterna.

30) Ma molti primi saranno ultimi e gli ultimi, primi.

La GRAZIA secondo Yeshùa:

Matteo 20:1-16

Il regno dei cieli è simile ad un padrone di casa, il quale, sul far del giorno,

uscì a prendere degli uomini per lavorare la sua vigna.

2) Si accordò con i lavoratori per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna.

3) Uscì di nuovo verso la terza ora, vide altri che stavano sulla piazza disoccupati,

4) e disse loro : «Andate anche voi nella vigna e vi darò quello che sarà giusto». E quelli andarono.

5) Poi, uscito ancora verso l’ora  sesta e nona, fece lo stesso.

6) Uscito verso l’undicesima, trovò degli altri e disse loro:

«Perché ve ne state qui tutto il giorno inoperosi

7) Quelli gli dissero: «Perché nessuno ci ha presi a giornata».

Egli disse loro : «Andate anche voi nella vigna ».

8) Fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore:

«Chiama i lavoratori e dà loro la paga, cominciando dagli ultimi fino ai primi».

9) Allora vennero quelli dell’undicesima ora e ricevettero un denaro ciascuno.

10) Venuti i primi, pensavano di ricevere di più; ma ebbero anche loro un denaro ciascuno.

11) Perciò, nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa dicendo:

12) «Quest’ultimi hanno fatto un’ora e tu li hai trattati come noi

che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo».

13) Ma egli, rispondendo a uno di loro, disse:

«Amico, non ti faccio alcun torto, non ti sei accordato con me per un denaro?

14) Prendi il tuo e vattene, ma io voglio dare a quest’ultimo quanto a te.

15) Non mi è lecito fare del mio ciò che voglio?

O vedi tu di mal occhio che io sia buono?

16) Così gli ultimi saranno primi e i primi ultimi».

Il padrone che chiama gli operai in varie ore rappresenta Dio:

«Perché la mèsse è grande e gli operai sono pochi»

Luca 10:2
E diceva loro :

«La mèsse è grande, ma gli operai sono pochi;
metaforicamente: assicurate con catene, circondate dunque il Signore della mèsse

perché spinga degli operai nella sua mèsse.

È la Sposa che supplica, grida, circonda con catene d’Amore Dio,

perché mandi operai, pronti a lavorare nella Sua vigna.

Yeshùa benedice tutti nello stesso modo perché DIO non ha figli minori.

Salmo 22:4-6
Eppure Tu sei il Santo, siedi circondato dalle lodi d’Israele.

5) In Te sperarono i nostri padri; sperarono e Tu li liberasti.

6) Gridarono a Te e furono salvati; confidarono in Te e non furono delusi.

Cosa ci vuole insegnare Yeshùa iniziando dagli ultimi?

Avrebbe potuto iniziare dai primi, pagarli e non far sapere loro come avrebbe agito con gli altri,

ma iniziò volutamente dagli ultimi

per far venire fuori la mentalità di quelli che pensano di essere i primi

e smascherare ciò che avevano nel cuore, non potendo chiedere più del pattuito,

non tolleravano che chi aveva lavorato meno guadagnasse come loro,

quindi più che al bene personale erano invidiosi degli altri.

«Sentirsi SPOSA è un fatto di CUORE»

Luca 5:32
Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori a ravvedimento.

La vigna rappresenta il Regno di Dio ed essere chiamati a lavorarci è un grande onore,

guardiamoci dal mormorio e dalla religiosità!

Gli ultimi che sanno di esserlo non avanzano pretese, anzi si appellano alla Sua:

«STUPEFACENTE GRAZIA»

Luca 23:39-43
Uno dei malfattori appesi lo insultava dicendo:

«Non sei tu il Messia? Salva te stesso e noi!»

40) Ma l’altro lo rimproverava dicendo:

«Non hai nemmeno timore di Dio, ti trovi nel medesimo supplizio?

41) Per noi è giusto, perché riceviamo ciò che meritiamo per le nostre azioni;

ma questi non ha fatto nulla di male».

42) E diceva: «Yeshùa, ricordati di me quando entrerai nel Tuo regno

43) Yeshùa gli disse: «Io ti dico AMEN :

oggi tu sarai con me nel GAN EDEN : PARADISO :».

La verità è che DIO non ci deve niente!

«CONCESSO non è mai sinonimo di DOVUTO»

Non voglio e non posso neppure pensare di aver acquisito meriti particolari

o che mi sia dovuta una qualche ricompensa per il servizio che mi sento COSTRETTO a fare.

Giobbe 32:18
Poiché sono pieno di parole e lo SPIRITO : RUÀH : dentro di me mi COSTRINGE  mi COMPRIME.

2^ Corinzi 5:14-17

Perché se siamo fuorI di senno è per Dio,

se siamo di buon senno è per voi;

14) infatti l’AMORE : AHAVAH :  del Messia ci COSTRINGE:

(ci tiene insieme come compressi affinché nessuno si stacchi,

perché fruisce e beneficia avvantaggiandosi della forza dello Spirito)

essendo giunti alla conclusione che, se uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti;

15) ed Egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per sé stessi,

ma per colui che è morto e risuscitato per loro.

16) Quindi, da ora, noi non conosciamo nessuno da un punto di vista umano;

se anche abbiamo conosciuto il Messia da un punto di vista umano,

ora però non lo conosciamo più.

17) Se dunque uno è in Cristo, è una nuova creazione  creatura;

le cose vecchie sono passate : ecco, sono diventate nuove.

Se CREDIAMOADORIAMO, SERVIAMO, SUPPLICHIAMO!

«Perché siamo COSTRETTI»

Un altro MOTTO del discepolo di Yeshùa è:

«COME POSSO AMARE!?»

Questa meditazione è stato fatta al meglio della mia conoscenza attuale della Parola di Dio, perciò può essere soggetta a modifiche.

Quando nasciamo di nuovo dall’alto  riceviamo per GRAZIA : CHESED :

lo SPIRITO SANTO : RUACH HAKODESH

se lo ASCOLTIAMO ci guiderà in un CAMMINO” «ad personam».

« INVITO INVITO »

A tutti i credenti che hanno il desiderio di conoscere il modello della:

«Chiesa originale di Yeshùa il Messia nata a Gerusalemme»

vista dallo studio su: «Atti 2:41-47» consultatelo insieme agli approfondimenti, informatevi, fate domande direttamente sulle pagine stesse del sito, chiedete, commentate, sarà un conoscersi passo→ passo→ verso la vera Chiesa, aspettiamo il vostro contributo.


«inviateci una e-mail ed entrate in contatto con noi»


Che la grazia del Signor nostro Yeshùa il Messia

 (Gesù Cristo) sia con tutti noi.

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