Missione Cristiana 153

Torah

L’angelo della morte

«Una distruzione completa»

Esodo 12:29-30

Perciò avvenne che a mezzanotte YHWH colpì tutti i primogeniti nel paese di Egitto, dal primogenito del Faraone che sedeva sul suo trono, al primogenito del prigioniero che era in carcere, e tutti i primogeniti del bestiame.

30) Così il Faraone si alzò di notte, lui con tutti i suoi servi e tutti gli Egiziani; e vi fu un grande grido in Egitto, perché non c’era casa dove non vi fosse un morto.

Un Ravvedimento tardivo

Esodo 12:31-33

Allora il Faraone chiamò Mosè ed Aaronne di notte e disse:

«Alzatevi e partite di mezzo al mio popolo, voi e i figli d’Israele;

e andate a servire YHWH, come avete detto.

32) Prendete le vostre greggi e i vostri armenti, come avete detto, e andate;

e benedite anche me!

33) E gli Egiziani sollecitavano il popolo per affrettarne la partenza dal paese, perché dicevano: «Moriremo tutti quanti».

A cosa erano servite le dieci piaghe per gli ebrei di quel tempo?

A cosa era servito veder morire tutti i primogeniti di Egitto?

A cosa era servito vedere spazzato via l’esercito del Faraone, se poi per disubbidienza hanno dovuto vivere per quarant’anni nel deserto?

Ha santificare un popolo nuovo,

un popolo di adoratori!

Dobbiamo riconoscere che quelli furono tempi di prodigi tremendi e certamente tutti i dettagli non li conosciamo.

È scritto solo ciò di cui abbiamo bisogno di conoscere.

La cosa importante è capire che la Pasqua è una notte di riscatto, figura di tutte le notti di luce nella vita di un uomo e quindi una notte da ricordare, una notte in cui la Luna splendeva in tutta la Sua pienezza, una notte di plenilunio.

La Sposa di Cristo

era stata riscattata a prezzo di sangue!

Cantico dei Cantici 6:10

Chi è costei che appare come l’alba, bella come la luna, pura come il sole, tremenda come un esercito a bandiere spiegate?

Esodo 12:25

Quando sarete entrati nel paese che YHWH vi darà,

come egli ha detto,

osserverete questo rito.

Esodo 12:42

Questa è una notte da celebrarsi in onore di YHWH,

perché egli li fece uscire dal paese d’Egitto;

questa notte sarà una solenne celebrazione a YHWH,

per tutti i figli d’Israele di generazione in generazione.

Sapevano che stavano per partire

e che sarebbe stato quella notte!

Una grande gioia si diffuse nel popolo di Dio,

erano passati

dalla schiavitù alla libertà di figli di Dio.

Esodo 12:33-39

E gli Egiziani sollecitavano il popolo per affrettarne la partenza dal paese, perché dicevano: «Moriremo tutti quanti».

34) Il popolo portò via la sua pasta prima che fosse lievitata; avvolse le sue madie nei suoi vestiti e se le mise sulle spalle.

35) Or i figli d’Israele fecero come aveva detto Mosè e chiesero agli Egiziani degli oggetti d’argento, degli oggetti d’oro e dei vestiti;

36) e YHWH fece entrare il popolo nelle grazie agli occhi degli Egiziani, che diedero loro quel che chiedevano, così spogliarono gli Egiziani.

37) I figli d’Israele partirono da Ramses per Sukkoth, in numero di circa seicentomila uomini a piedi, senza contare i fanciulli.

38) E con loro salì pure un gran miscuglio di gente, assieme ai greggi ed armenti, una grande quantità di bestiame.

39) fecero cuocere la pasta che avevano portata dall’Egitto, facendone delle focacce azzime; la pasta infatti non era lievitata, perché essi furono cacciati dall’Egitto e non poterono attardarsi, né poterono prepararsi provviste per il viaggio.

L’Agnello pasquale

il pane azzimo e le erbe amare

È il sangue dell’Agnello che ha permesso ai primogeniti d’Israele di essere risparmiati dall’Angelo della morte.

L’Agnello pasquale era anche un simbolo del tanto atteso Messia, il quale avrebbe liberato il suo popolo dall’oppressione e dalla schiavitù del peccato.

È intorno a questi tre alimenti: Agnello, pane azzimo ed erbe amare che doveva essere celebrata la Pasqua di anno in anno.

Le erbe amare erano prescritte solo per la cena pasquale, mentre il pane azzimo doveva essere mangiato per tutti i sette giorni della festa, fino al ventunesimo giorno.

Esodo 12:14-20

Quel giorno sarà per voi un giorno da ricordare e lo celebrerete come una festa a YHWH; lo celebrerete d’età in età come una legge perpetua.

15) Per sette giorni mangerete pani azzimi.

Nel primo giorno provvederete a muovere ogni lievito dalle vostre case, poiché chiunque mangerà pane lievitato, dal primo al settimo giorno, sarà reciso da Israele.

16) Nel primo giorno avrete una santa convocazione, e una santa convocazione anche il settimo giorno.

Non si faccia alcun lavoro in quei giorni; si prepari soltanto ciò che ognuno deve mangiare, e non altro.

17) Osserverete dunque la festa degli azzimi, poiché proprio in questo giorno ho fatto uscire le vostre schiere dal paese d’Egitto; osserverete dunque questo giorno d’età in età, come legge perpetua.

18) Nel primo mese, dal quattordicesimo giorno del mese, alla sera, fino al ventunesimo giorno, alla sera, mangerete pani azzimi.

19) Per sette giorni non si trovi lievito nelle vostre case, perché chiunque mangerà qualcosa di lievitato, quel tale sarà reciso dall’assemblea d’Israele, sia egli forestiero o nativo del paese.

20) Non mangerete nulla di lievitato; in tutte le vostre dimore mangerete pani azzimi.

Il pane azzimo (matzoth) del tempo di Pasqua rappresenta il «pane dell’afflizione».

È rigato e trafitto, segni delle difficoltà che i figli d’Israele hanno affrontato sotto il peso degli Egiziani.

Ma anche un simbolo di riscatto e di libertà, perché non si può apprezzare veramente la libertà se prima non si è fatta l’esperienza umiliante della schiavitù e dell’oppressione.

Così rappresenta sia la schiavitù e l’umiltà, che la libertà e la gioia; cioè il processo di redenzione.

Da «pane dell’afflizione» la prima notte, diventa il «pane della libertà» nel resto della Pasqua.

Deuteronomio 16:3-4

Non mangerai con essa pane lievitato; per sette giorni mangerai con essa pane azzimo, pane di afflizione (poiché uscisti in fretta dal paese d’Egitto), affinché ti ricordi del giorno che uscisti dal paese d’Egitto tutti i giorni della tua vita.

4) Non si vedrà lievito presso di te, entro tutti i tuoi confini, per sette giorni;

Le erbe amare sono il simbolo dell’amarezza della schiavitù, quando i figli di Israele non potevano vivere come uomini liberi e adorare Dio nel modo voluto da Dio.

Impariamo dal nostro Signore

«Yeshua haMashiah mi Nazareth»

«a fare questo in memoria di Lui»

Questa meditazione è stato fatta al meglio della mia conoscenza attuale della Parola di Dio, perciò può essere soggetta a modifiche.

« INVITO INVITO »

A tutti i credenti che hanno il desiderio di conoscere il modello della:

«Chiesa originale di Gesù Cristo, nata a Gerusalemme»

vista dallo studio su: «Atti 2:41-47» consultatelo insieme agli approfondimenti, informatevi, fate domande direttamente sulle pagine stesse del sito, chiedete, commentate, sarà un conoscersi passo→ passo→ verso la vera Chiesa, aspettiamo il vostro contributo.


«inviateci una e-mail ed entrate in contatto con noi»


Che la grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.

«Regole per chi Commenta»

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *