Missione Cristiana 153

• L’ALBERO della VITA •

 «Grammatica e Gematria»

«Grammatica e Gematria nell’alfabeto ebraico sono parenti stretti»

L’ebraico è un linguaggio che esprime sia valori numerici che messaggi letterali,

quindi ogni significato in essa contenuto può essere «contato» e «pesato».

Ogni lettera, quindi ogni parola dell’alfabeto ebraico può essere sia pensata che pesata.

Potremo così contare e pesare anche la nostra vita,

non solo come somma numerica di tanti compleanni.

Daniele 5:-25-28

Questa è la scritta che è stata tracciata:

«MENE, MENE, TEKEL UFARSIN»

26) Questa è l’interpretazione di ogni parola:

MENE: Dio ha fatto il conto del tuo regno : malkhut e gli ha posto fine.

27) TEKEL: tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante.

28) PERES: il tuo regno è stato diviso ed è stato dato ai Medi e ai Persiani.

I rapporti numerici seguono un ordine logico

e ci aiutano a collegare il mondo interiore a quello esteriore,

come un ponte.

Questo ponte si chiama: «LINGUAGGIO»

Atti 2:4

Tutti furono riempiti di Spirito Santo

e hanno iniziato a parlare con altre lingue,

come lo Spirito dava loro di proferire (apoftheggesthai).

«Apoftheggesthai: cantare inni, proferire, dichiarare apertamente»

« : HALLELUIAH»

Salmo 18:1

«Ti amo! Oh YHWH , mia forza»

Ogni lingua pronuncia suoni,

che esprimono pensieri, concetti e idee.

Proferire parole significa trasmettere con una certa solennità:

sentimenti, emozioni, compassioni, simpatia, ma anche disapprovazione.

La lingua di Yeshùa ci aiuta ad arrivare oltre quel ponte,

cioè nel mondo dei numeri e dei concetti, cioè dello Spirito.

Atti 2:45-46

E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro,

si meravigliarono che il dono dello Spirito Santo fosse dato anche ai gentili,
perché li udivano parlare con altre lingue e magnificare ↔ glorificare Dio.

Ogni lettera ed ogni parola sono un simbolo

capace di suscitare un’immagine.

Nel caso della lingua ebraica l’essenza del linguaggio

consiste nella sua peculiarità numerologica.

La traduzione in un’altra lingua snatura i suoi contenuti,

che sono in essenza contenuti numerici e spirituali,

i concetti espressi perdono gran parte del loro valore.

I limiti della traduzione in un’altra lingua sono evidenti,

rimane solo la mera traduzione, spesso soggettiva.

Perdiamo la vera connessione con gli elementi

quantitativi e qualificativi che la compongono,

togliendo alla «Parola» il Suo significato più profondo.

Un esempio è nella differenza tra

un fungo porcino, un fungo coltivato ed uno di plastica.

In quello di plastica è rimasta sola l’immagine.

Rimane l’immagine che ci siamo fatti della Parola,

ma non conosciamo lo Spirito della Parola.

Tutto questo è facilmente riscontrabile nel principio esposto da Yeshùa:

Giovanni 8:31-32

Se state saldidimorateperseverate

nella Mia Parola,

siete veramente Miei discepoli,

conoscerete la verità per esperienza,

e la verità fatta esperienza vi renderà liberi.

Siamo liberi?

Non siamo qui a parlare di numeri o di formule magiche,

ma di ubbidienza alla Parola che si è fatta carne.

Ma per ubbidire bisogna prima CONOSCERE!

Stiamo parlando di fede in Yeshùa il Salvatore!

Di vita eterna nel Messia!

«Se vogliamo vivere in, per e con lo Spirito divino

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«FORMAZIONE»

Questa meditazione è stato fatta al meglio della mia conoscenza attuale della Parola di Dio, perciò può essere soggetta a modifiche.

« INVITO INVITO »

A tutti i credenti che hanno il desiderio di conoscere il modello della:

«Chiesa originale di Yeshùa il Messia, nata a Gerusalemme»

vista dallo studio su: «Atti 2:41-47» consultatelo insieme agli approfondimenti, informatevi, fate domande direttamente sulle pagine stesse del sito, chiedete, commentate, sarà un conoscersi passo→ passo→ verso la vera Chiesa, aspettiamo il vostro contributo.


«inviateci una e-mail ed entrate in contatto con noi»


Che la grazia del Signor nostro Yeshùa il Messia (Gesù Cristo) sia con tutti noi.

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