Missione Cristiana 153

Perseverano nell’insegnamento

Si tratta dello stesso insegnamento e delle stesse istruzioni che gli apostoli dettero alle chiese.

L’insegnamento ancora oggi non è cambiato, perché esiste un solo messaggio, una sola Parola di Dio che salva e rende stabili le persone nel Signore: la Bibbia.

Luca 24:45-48

Allora aprì loro la mente, perché comprendessero le Scritture,

46 e disse loro: «Così sta scritto, e così era necessario che il Cristo soffrisse e risuscitasse dai morti il terzo giorno

47 e che nel suo nome si predicasse il ravvedimento e il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme».

48 Or voi siete testimoni di queste cose.

Gesù parlando delle Scritture,

si riferisce «all’Antico Testamento»,

il «Nuovo Testamento» ancora non esisteva!

2^ Timoteo 3:16-17

Tutta la Scrittura è divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia,

17) affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera.

Anche Paolo si riferisce all’Antico Testamento,

il Nuovo ancora non esisteva!

Noi siamo salvati e fondati sullo stesso identico messaggio.

Dio ci ha donato la stessa dottrina e le stesse istruzioni per stabilirci nella fede.

Possiamo crescere e conoscere il Signore intimamente come lo conoscevano i primi credenti.

In realtà, se non lo conosciamo così, veniamo meno, perché noi dobbiamo avere la stessa dottrina, dobbiamo ricevere gli stessi insegnamenti e le stesse istruzioni che avevano loro.

Per avere un conoscenza della Parola di Dio, più completa possibile, non possiamo trascendere dal conoscere il cosiddetto «Antico Testamento».

La parola chiave di tutto l’Antico Testamento è «TORAH», nella lingua italiana è stata tradotta impropriamente con «LEGGE», ma il suo vero significato è «insegnamento e direzione», il tutto inteso come responsabilità da parte di chi ascolta, di mettere in pratica, cioè di camminare nella direzione che viene insegnata.

Dio conosce tutte le cose ed insegna nella Sua «Parola» a scegliere la direzione che guida nella benedizione, diversamente dobbiamo accettare la responsabilità delle conseguenze del non seguirla, finendo fuori strada(*).

Ebrei 2:14

1) Per questo motivo è maggiormente necessario che noi ci atteniamo alle cose ascoltate, non sia mai che talora non finiamo fuori strada(*).

2) Se infatti ciò che è stato detto ad opera dei profeti«aggelos» è divenuto certo, ed ogni deviazione(*) e disubbidienza ha ricevuto una giusta retribuzione,

aggelos» significa: inviati, messaggeri, angeli; qui si può intendere più profeti, che angeli, cioè uomini a cui è stata rivelata la volontà di Dio)

3) come scamperemmo noi se non ci dessimo pensiero di una tanta importante salvezza?

La quale essendo cominciata ad essere raccontata per mezzo del Signore, è stata confermata presso di noi da parte di quelli che l’avevano ascoltata,

4) dal momento che Dio ne rendeva testimonianza con segni e non solo con prodigi ma anche con svariati miracoli e con parti assegnate/doni di Spirito Santo conformemente alla Sua volontà.

La «Torah» è stata data a Mosè per insegnare la direzione ad un popolo liberato dalla schiavitù, attraverso gli insegnamenti, gli statuti e i precetti che formano la Costituzione di un popolo che desidera conoscere e seguire la volontà di Dio, con la Sua conseguente benedizione.

La «Torah» è in effetti la vera Costituzione del popolo di Israele, ma è applicabile a qualsiasi popolo e chiunque ne segue i suoi insegnamenti ne può ricevere solo benedizione.

Ora dobbiamo domandarci: queste cose appartengono al passato o sono sempre attuali, e se sono sempre attuali, per chi?

Da cristiano, cerco la risposta nel cosiddetto «Nuovo Testamento», che è il completamento di quelle Scritture che noi credenti nel Messia risorto consideriamo Parola di Dio.

2^ Timoteo 3:1417

14)  Tu però persevera nelle cose che hai imparato e nelle quali sei stato confermato, sapendo da chi le hai imparate,

15) e che sin da bambino hai conosciuto le sacre Scritture, le quali ti possono rendere savio a salvezza, per mezzo della fede che è in Cristo Gesù.

16) Tutta la Scrittura è divinamente ispirata

e utile a insegnare,

a convincere,

a correggere

e a istruire nella giustizia,

17) affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera.

Gli storici ci dicono che molto probabilmente è stata scritta tra il 63 e il 68 (d.C.), in questa data sappiamo per certo che non esisteva ancora il Nuovo Testamento così come è giunto a noi, perciò possiamo affermare senza ombra di dubbio che Paolo sta parlando a Timoteo dell’Antico Testamento, che è  utile ad insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, con un fine: «affinché l’uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera».

Perciò dobbiamo fare attenzione a scartare gli insegnamenti della «Torah» dichiarandoli in modo dispregiativo come «VECCHI», Paolo non ha mai insegnato questo, anzi, leggiamo esattamente l’opposto.

L’apostolo Paolo ci insegna che la «Torah» è ispirata da Dio, cioè ha un fine vitale, donare agli uomini insegnamenti di vita validi in ogni tempo.

2^ Timoteo 4:2

Predica la Parola «Torah», insisti a tempo e fuori di tempo, riprendi, sgrida, esorta con grande pazienza e sempre istruendo.

1^ Tessalonicesi 2:13

E per questo motivo anche noi rendiamo grazie a Dio continuamente, perché avendo ricevuto da parte nostra la parola di Dio l’avete tenuta non come racconto di uomini ma com’è veramente, quale parola di Dio, il Quale per di più agiva in voi che credete.

La «1^ lettera ai Tessalonicesi» è stata scritta da Paolo, probabilmente tra il 50 e il 52 (d.C.), perciò Paolo citando la Parola di Dio, sta parlando dell’Antico Testamento!

Romani 15:4

Infatti tutte le cose che furono scritte in passato furono scritte per nostro ammaestramento, affinché mediante la perseveranza e l’esortazione delle Scritture avessimo la speranza.

Scritta probabilmente tra il 55 e il 58 (d.C.), qui Paolo sta parlando ai Romani dell’Antico Testamento, affinché avessimo la speranza.

Ebrei 4:12

Vivente infatti è la parola di Dio non solo efficace ma anche più tagliente in confronto con qualsiasi spada a doppio taglio e penetrante fino alla divisione di anima e spirito, di giunture ed anche di cervelli/midolla, inoltre è giudice dei sentimenti e dei pensieri di cuore!

Scritta probabilmente tra il 63 e il 68 (d.C.), Paolo sta parlando agli Ebrei dell’Antico Testamento, ricordando loro che non solo è sempre valido, ma è vivente e giudice dei nostri sentimenti e pensieri.

2^ Pietro 1:16:21→ 2:1-2

16) Infatti non seguendo da presso scaltre/abili storielle abbiamo fatto conoscere a voi quella che è la potenza e la venuta(l’incarnazione) del Signore nostro Gesù Cristo, ma essendo stati fatti spettatori/contemplatori dei Misteri della Sua Maestà.

17) Avendo infatti ricevuto da parte di Dio Padre onore e gloria quando una voce Gli si è rivolta così grande a motivo della splendida maestà divina: «Costui è il Figlio Mio quello amato, in Lui Io Mi sono compiaciuto».

18) Per di più questa voce qui noi l’abbiamo udita dal cielo che Gli si rivolgeva stando con Lui sul monte santo.

19) Così possediamo più sicura la parola profetica, alla quale bene fate a rivolgervi/accostarvi  come ad una lampada che fa luce in un infelice/miserabile/triste/oscuro/povero luogo, fin tanto che non spunti giorno e Colui che porta luce si levi nei vostri cuori!

20) sapendo prima questo: che nessuna profezia della Scrittura è soggetta a particolare interpretazione.

21) Perché non per volontà di uomo è mai stato ottenuto una profezia, ma mossi dallo Spirito Santo/da una santa ispirazione parlarono degli uomini [dei santi] per conto di Dio.

1)  Or vi furono anche dei falsi profeti fra il popolo, come pure vi saranno fra voi dei falsi dottori che introdurranno di nascosto eresie di perdizione e, rinnegando il Padrone che li ha comprati, si attireranno addosso una fulminea distruzione.

2) E molti seguiranno le loro deleterie dottrine e per causa loro la via della verità sarà diffamata.

Scritta probabilmente tra il 63 e il 67 (d.C.), qui Pietro sta parlando della vera conoscenza, in relazione alle profezie dell’Antico Testamento, e mette in guardia dai falsi insegnanti.

Marco 12:24

Ma Gesù, rispondendo, disse loro: Non è proprio per questo che siete in errore, perché non conoscete né le Scritture né la potenza di Dio?

Scritto probabilmente tra il 55 e il 68 (d.C.), qui Gesù insegna che se non conosciamo l’Antico Testamento si può cadere facilmente in errore.

Giovanni 10:3435

Ha risposto a loro il Signore Gesù: Non è forse scritto nella vostra Legge che Io dissi: «Siete déi»?

35) Se ha detto dèi quelli presso i quali la Parola di Dio venne,

e la Scrittura non può essere abrogata o annullata,

Scritto probabilmente tra l’85 e il 95 (d.C.), anche qui Gesù insegna che l’Antico Testamento non può essere abrogato o annullato.

Matteo 5:17-19

«Non pensate che io sia venuto ad abrogare la legge «Torah» o i profeti; io non sono venuto per abrogare/annullare, ma per portare a compimento/riempimento.

18) Perché in verità vi dico: Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota, o un solo apice della legge «Torah» passerà, prima che tutto sia adempiuto.

19) Chi dunque avrà trasgredito uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma colui che li metterà in pratica e li insegnerà, sarà chiamato grande nel regno dei cieli». 

Scritto probabilmente tra il 52 e il 68 (d.C.), qui Gesù insegna di non predicare che Lui è venuto a cancellare l’Antico Testamento, ma che Lui è il compimento/il riempimento, dell’Antico Testamento.

Partendo dall’affermazione di Gesù che Lui è venuto per portare compimento/riempimento, andiamo ad approfondire:

«finché il cielo e la terra non passeranno»

forse che il cielo e la terra non esistono più?

Il Signore dice che chi avrà trasgredito un minimo insegnamento sarà chiamato minimo nel Suo Regno.

E cosa accadrà a chi non li metterà in pratica perché non ha voluto conoscerli ed accettarli?

E cosa accadrà a chi per partito preso non ha voluto insegnarli?

Ma ora la cosa importante è aver compreso l’importanza non solo di conoscere la direzione che tutta la Bibbia ci insegna, ma anche di imparare a seguirla mettendola in pratica.

La «Torah» impropriamente tradotta «Legge» abbiamo visto che significa «insegnamento e direzione» e che non è assolutamente né vecchia né cancellata.

Perciò ci insegna e indica la direzione verso il Cielo, ricordandoci che siamo salvati per grazia mediante la fede, ma che la fede senza le opere è morta.

Il problema sembra che sia quello di stabilire come la legge/Torah sia stata abrogata/annullata, ma la questione è nell’errore di non voler riconoscere il modo >legalista< in cui gli ebrei hanno tramandato gli insegnamenti, che il Signore Gesù nel suo ministero terreno ha purificato, riempiendo gli insegnamenti della Torah di grazia e salvezza, ma la fede insegnata da Gesù in opposizione al >legalismo< è sempre stato un requisito spirituale essenziale, sia prima che dopo,

Romani 11:19-20

Forse dunque dirai: «I rami sono stati troncati, affinché io fossi innestato».

20) Giustamente; essi sono stati troncati per l’incredulità e tu stai ritto per la fede; non insuperbirti, ma temi.

Perciò non è la Legge/Torah il problema, ma il >legalismo< privo di fede che la distorce, fede già necessaria anche prima.

Habacuc 2:4

Ecco, l’anima sua è gonfia, non è retta in lui;

ma il giusto vivrà per la sua fede.

Ebrei 10:38

E il Mio giusto vivrà di fede, e qualora taccia per paura, l’anima Mia non prende piacere in lui».

Romani 1:17

Infatti in esso (il vangelo) la Giustizia di Dio (Giustizia di Dio riferita a Gesù come Salvatore) si fa conoscere di fede in fede, come è scritto: «E il giusto di fede vivrà».

Giacomo 2:1720

Così è pure della fede; se non ha le opere, per se stessa è morta.

18) Ma qualcuno dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere»; mostrami la tua fede senza le tue opere e io ti mostrerò la mia fede con le mie opere.

19) Tu credi che c’è un solo Dio. Fai bene; anche i demoni credono e tremano.

20) Ma vuoi renderti conto, o insensato, che la fede senza le opere è morta?

Questo spiega che credere in Gesù che ci ha salvato non è sufficiente,

«anche i demoni credono»

Ma non sono salvati! Ora qualcuno dirà: «ma c’è la grazia!» Certo!

Ma la Legge/Torah a cui la grazia si unisce senza sostituirla è evidente in:

Giovanni 1:14-17

E la Parola divenne carne e ha vissuto fra noi, per di più abbiamo contemplato la Sua gloria, gloria come di unigenito nato dal Padre, ripieno di grazia e di verità.

15) Giovanni testimonia riguardo a Lui e gridò a gran voce dicendo:

«Costui era Colui che dissi: Colui che viene dopo di me fu prima di me, perché prima di me esisteva».

16) Poiché dalla Sua natura perfetta noi tutti abbiamo ricevuto, egualmente grazia su grazia.

17) Poiché la Legge/la Torah è stata data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità si sono manifestate grazie a Gesù Cristo.

Questo significa che quando abbiamo creduto, il nostro Signore Gesù Cristo non solo ci ha liberato dal peccato, ma ci ha fatto dono di se stesso venendo a vivere in noi.

La grazia consiste nel sapere vivere nello Spirito di Cristo senza legalismo, ma le due realtà, Torah/come direzione e grazia, sono coesistenti, come è evidente in:

Luca 16:16-17

La legge/Torah e i profeti arrivano fino a Giovanni; da allora in poi il regno di Dio è annunziato e ognuno si sforza di entrarvi.

17) Ma è più facile che passino il cielo e la terra, piuttosto che cada un solo apice della legge/Torah.

Se la legge/Torah e i profeti fossero in qualche modo abrogati dopo Giovanni il Battista, come potrebbe Gesù dire subito dopo che neanche un solo apice della Legge/Torah cadrà?

È naturale, Gesù riempie, cioè porta a compimento la Legge/Torah e i profeti senza sostituirli o cancellarli, non un solo apice della Legge/Torah cadrà,

e non solo Paolo ci dice anche che un patto fatto non può essere annullato.

Galati 3:15-26

Fratelli, io parlo alla maniera degli uomini: se un patto è ratificato, benché sia patto d’uomo, nessuno l’annulla o vi aggiunge qualche cosa.

16) Ora le promesse furono fatte ad Abrahamo e alla sua discendenza.

La Scrittura non dice: «E alle discendenze» come se si trattasse di molte, ma come di una sola: «E alla tua discendenza, cioè Cristo».

17) Or io dico questo: la Torah/legge, venuta dopo quattrocentotrenta anni, non annulla il patto ratificato prima da Dio in Cristo, in modo da annullare la promessa.

18) Infatti, se l’eredità derivasse dalla Torah/legge, non verrebbe più dalla promessa.

Ora Dio la donò ad Abrahamo mediante la promessa.

19) Perché dunque fu data la Torah/legge? Essa fu aggiunta a causa delle trasgressioni, finché fosse venuta la discendenza a cui era stata fatta la promessa; essa fu promulgata dagli angeli per mano di un mediatore.

20) Or il mediatore non è mediatore di una sola parte, ma Dio è Uno.

21) La Torah/legge è dunque contraria alle promesse di Dio? Così non sia; perché se fosse stata data una Torah/legge capace di dare la vita, allora veramente la giustizia sarebbe venuta dalla Torah/legge.

22) Ma la Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto il peccato, affinché fosse data ai credenti la promessa mediante la fede di Gesù Cristo.

23) Ora, prima che venisse la fede noi (gli Ebrei) eravamo custoditi/protetti sotto la Torah/legge, come rinchiusi (come abbracciati), in attesa della fede che doveva essere rivelata.

24) Così la Torah/legge è stata nostro precettore per portarci a Cristo, affinché fossimo giustificati per mezzo della fede.

25) Ma, venuta la fede, non siamo più sotto un precettore,

26) perché voi tutti siete figli di Dio per mezzo della fede in Cristo Gesù.

La Legge/Torah viene descritta come un accompagnatore, che conduce dal precettore, dall’insegnante (Gesù – Yeshua) che inculca l’ubbidienza al suo allievo per camminare nella via della benedizione e non farlo uscire fuori strada e farsi male.

Non si tratta di imporre un’osservanza della «Torah» in modo >legalista< ma di riconoscere che la somma della Parola di Dio, Torah e profeti sono la «Direzione», la Grazia e la Verità sono la «Salvezza», sono come i due argini di un fiume che ci proteggono dal finire «spiaggiati», facendoci nuotare in novità di vita, vivendo nel fiume dello Spirito divino.

La Torah che Dio ha dato agli Ebrei non è >legalista< ma bensì un insieme di insegnamenti utili ad edificare le basi della società civile, come una sorta di Costituzione, le regole formano l’uomo, non lo schiacciano, i termini che in greco sembrano indicare >sotto la Legge< stanno piuttosto a indicare >sotto il legalismo inventato dagli uomini< che non ha niente a che vedere con la Torah, che purtroppo non ha un termine ne in greco ne in italiano per esprimere esattamente il suo significato, perciò riportato con «insegnamento e direzione».

Ci ritroviamo così delle traduzioni che diventano incomprensibili o contraddittorie, se invece le leggiamo nella percezione ebraica ecco che il loro significato prende la sua esatta forma.

Ricordiamoci che nessun testo è pienamente comprensibile se non si traduce correttamente dalla lingua originale in cui è stato scritto, se non si conosce il contesto storico di chi scrive e a chi è indirizzato, infine se non si conoscono i modi di scrivere di quel tempo.

Galati 4:21 

Ditemi, voi che volete essere sotto la legge/il legalismo, non date ascolto alla legge/all’insegnamento e direzione di Dio?

Ancora lo stesso problema di traduzione lo troviamo in:

Galati 5:18   

Ma se siete condotti dallo Spirito, voi non siete sotto la legge/il legalismo.

Galati 5:22-23

Ma il frutto dello Spirito è: amore gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo.

23) Contro tali cose non vi è legge/legalismo.

Galati 2:17-19

Ora se, cercando di essere giustificati in Cristo, siamo trovati anche noi peccatori, è forse Cristo ministro del peccato? Così non sia.

18) Se infatti edifico di nuovo le cose che ho distrutto, io mi costituisco trasgressore,

19) perché per mezzo della legge/Torah<insegnamento e direzione> io sono morto alla legge/legalismo, affinché io viva a Dio.

Galati 3:9-11

Perciò coloro che si fondano sulla fede sono benedetti col fedele Abrahamo.

10) Ora tutti coloro che si fondano sulle opere della legge/legalismo sono sotto la maledizione, perché sta scritto: “Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge/Torah per praticarle”.

11) Poiché è manifesto che nessuno è giustificato mediante la legge/il legalismo davanti a Dio, perché: «Il giusto vivrà per la fede».

Questo è un principio già espresso nell’Antico Testamento:

Habacuc 2:4b  

ma il giusto vivrà per la sua fede.

Galati 3:12-14

12) Ora la legge/Torah non proviene dalla fede, ma «l’uomo che farà queste cose vivrà per mezzo di esse».

13) Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge/legalismo, essendo diventato maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»),

14) affinché la benedizione di Abrahamo pervenisse ai gentili in Cristo Gesù, perché noi ricevessimo la promessa dello Spirito divino mediante la fede.

Perciò dobbiamo usare la parola «Legge/Torah» in senso positivo e la parola «legalismo» in senso negativo.

Gesù il Messia ha riportato la Torah, i suoi insegnamenti, i suoi precetti, i suoi statuti nella direzione originaria, riempiendoli di grazia, donando a chi crede il Suo Spirito.

Perciò la Legge o Torah non è per la Salvezza, ma è come il guardrail che ci aiuta a non finire fuori strada, quando siamo nella Via «cioè quando viviamo nel Frutto dello Spirito divino» non abbiamo bisogna di guardrail, ma se sbandiamo il guardrail ci mantiene dentro.

Perché la Torah mostra il peccato, ma non libera dal peccato!

Come vedremo più avanti, tutto questo la Bibbia lo insegna in modo chiaro:

Luca 6:31

Ma come volete che gli uomini facciano a voi, così fate a loro.

Matteo 7:12

Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano,

  fatele anche voi a loro, perché questa è la legge/Torah ed i profeti.

Matteo 22:35-40

35) E uno di loro, dottore della legge/Torah, lo interrogò per metterlo alla prova, dicendo:

36) «Maestro, qual è il grande comandamento della legge/Torah?».

37) E Gesù gli disse: «ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua e con tutta la tua mente».

38) Questo è il primo e il gran comandamento.

39) E il secondo, simile a questo, è: «ama il prossimo tuo come te stesso».

40) Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge/Torah e i profeti,

Come possiamo leggere l’Antico Testamento è esattamente in sintonia con il Nuovo:

Levitico 19:18

Non farai vendetta e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo,

  ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono l’Eterno/YHWH.

Isaia 1:17

Imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l’oppresso,

  rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova.

Amos 5:14

Cercate il bene e non il male, affinché viviate, e così l’Eterno/YHWH, il DIO degli eserciti, sia con voi, come dite.

Zaccaria 7:9

Così dice l’Eterno/YHWH degli eserciti: Amministrate fedelmente la giustizia e mostrate ognuno verso suo fratello bontà e compassione.

Dobbiamo fare attenzione e non pensare che essere religiosi, di qualunque denominazione uno sia, significhi conoscere il «pieno vangelo» per poi scoprire che a causa del nostro orgoglio ne abbiamo conosciuto solo una parte.

Se vogliamo predicare il pieno evangelo dobbiamo predicare l’intera Bibbia, la somma della Sua Parola.

Romani 10:4

Infatti il fine «il punto più alto» della Legge/Torah è Cristo per essere Giustizia «Salvezza» per chiunque crede.

Romani 10:8-11

8)  Or dunque che dice? «La Parola è vicino a te, nella tua bocca e nel tuo cuore!»

Questa è la Parola della fede che predichiamo.

9) poiché se confessi con la tua bocca il Signore Gesù, e credi nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato.

10) Col cuore infatti si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione, per ottenere salvezza,

11) perché la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui non sarà svergognato».

Scritta probabilmente tra il 55 e il 58 (d.C.) quando la Scrittura era l’Antico Testamento.

1^ Corinzi 7:19

La circoncisione, è nulla e l’incirconcisione è nulla, ma quel che importa è l’osservanza dei comandamenti/della Legge/Torah di Dio.

Romani 2:25-29

La circoncisione da una parte infatti giova qualora metti in pratica la Torah/Legge!

Ma se sei un trasgressore della Torah/Legge, la circoncisione di te diventa incirconcisione.

26) Perciò se l’incirconciso osserva i decreti della Torah/Legge, forse che la sua incirconcisione non sarà considerato come circoncisione? 

27) Egualmente quello incirconciso che soddisfa la Torah/Legge condanna te che sei il trasgressore della Torah/Legge a motivo della Scrittura e della circoncisione.

 28) Giacché non vale dichiararsi Giudeo per esserlo, né vale la circoncisione che si mostra nella carne! 

29) Ma vale chi è Giudeo nel segreto, e la circoncisone di un cuore in Spirito divino, non in lettera, di questi la lode non è dagli uomini ma da Colui che è Dio.

Non dobbiamo osservare la Legge/Torah in modo legalistico ma riconoscere che la Parola di Dio nella sua somma, la Torah come insegnamento e Direzione e la Grazia come Salvezza, sono come le ali dell’aquila che ci insegnano a volare per mezzo dello Spirito Santo, alla ricerca dei misteri di Dio, per conoscere e vivere le qualità del Frutto dello Spirito divino «Galati 5:22» e i Suoi Doni Spirituali «1^ Corinzi 12».

Isaia 40:31

ma quelli che sperano nell’Eterno/YHWH acquistano nuove forze, s’innalzano con ali come aquile, corrono senza stancarsi e camminano senza affaticarsi.

1^ Corinzi 12:3

Perciò vi faccio sapere che nessuno parlando per lo Spirito di Dio, dice «Gesù è anatema,» e che altresì nessuno può dire: «Gesù è il Signore,» se non per lo Spirito Santo.

Atti 1:8

Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all’estremità della terra.

Galati 2:20

Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.

Questi versetti sono a dimostrazione che il Signore Gesù ci ha fatto grazia su grazia, prima ci ha donato la Sua Parola/la Torah per mezzo di Mosè, poi è venuto a vivere in noi per mezzo del Suo Spirito divino per guidarci in ogni cosa

Giovanni 14:15-26

Qualora amiate Me, osservate i Miei comandamenti.

16) Altresì Io pregherò il Padre e vi darà un altro aiutante/difensore/avvocato, perché stia con voi per sempre,

 («paracletos»: aiutante/difensore/avvocato/intercessore; anziché consolatore che in greco è «paracletωr».)

17) lo Spirito della verità, quello che il mondo non può ricevere, perché non lo vede/contempla né lo conosce! Voi lo riconoscete, perché presso di voi dimora e dentro di voi persisterà. 

18) Non vi lascerò orfani, torno da voi.

19) Ancora un poco e il mondo non Mi vedrà più, voi invece Mi vedrete, perché Io vivo e voi vivrete.

20) In quel giorno voi capirete: “Io nel Padre Mio egualmente voi in Me ed Io in voi”.

21) Chi possiede i Miei comandamenti e li pratica, quello è colui che Mi ama! E chi Mi ama sarà amato da parte del Padre Mio, anch’Io lo amerò e a lui renderò visibile/manifesterò Me stesso»

22) Gli dice Giuda, non l’Iscariota: «Signore, e cosa accadde perché debba rendere visibile/manifestare Te stesso a noi e non al mondo?»

23) Ha risposto Gesù e gli ha detto: «Se uno Mi ama, avrà cura della Mia parola, anche il Padre

    Mio lo amerà, non solo verremo a lui ma costruiremo anche una residenza presso di lui.

24) Colui che non Mi ama non ha cura delle Mie parole, per di più la parola che ascoltate non è Mia ma del Padre che Mi ha mandato. 

25) Queste cose vi dissi stando presso di voi!

26) Ora l’avvocato/difensore/aiutante, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel Mio Nome, Quegli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi dissi Io.

e qualora uscissimo fuori strada il nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo ha pagato per noi, cioè ci ha fatto grazia per riportarci nella giusta direzione, cioè nella via della salvezza, se permettiamo allo Spirito Santo di insegnarci a camminare, indirizzandoci attraverso tutta la Sua Parola, dalla Genesi all’Apocalisse.

Ciò significa che il nostro desiderio deve essere quello di approfondire il nostro rapporto con Dio, cioè conoscerlo, perciò scavare in profondità nella Sua Parola, i maestri ebrei adottarono quattro modi indicati dalle consonanti della parola ebraica PaRDéche significa giardino o PaRaDiSo, per approfondire la conoscenza della Parola, considerando l’importanza e l’avvertimento che Dio fa in proposito.

Osea 4:6

Il mio popolo perisce/muore per mancanza di conoscenza.

Poiché tu hai rifiutato la conoscenza, anch’io ti rifiuterò come mio sacerdote; poiché tu hai dimenticato la legge/Torah del tuo DIO, anch’io dimenticherò i tuoi figli.

Ora questo parlare è duro, ma sta solo enfatizzando che se non conosciamo la volontà di Dio per il bene, come potremmo compierlo?

Come potremmo insegnarlo ai nostri figli?

Torniamo ora alle 4 Consonanti in oggetto P-R-D-S:

  • (P) sta per (Peshat)

cioè semplice, o interpretazione letterale, così come la leggiamo.


  • (R) sta per (Remez)

cioè allusione, o interpretazione allegorica.


  • (D) sta per (Darash)

cioè esposizione, o commento omiletico.


  • (S) sta per (Sod)

cioè mistero, o insegnamento esoterico.


L’ allegoria è una figura retorica per cui qualcosa di astratto viene espresso attraverso un’immagine concreta, cioè offre un’interpretazione razionale di ciò che sottintende.

L’omiletica è il ramo degli studi teologici che si occupa dell’arte e della teologia della predicazione.

L’Insegnamento esoterico è quello impartito ai discepoli e non solo, dove si sottintende una conoscenza personale dei bisogni e desideri degli uni verso gli altri, dove si impartisce in modo privato e riservato gli insegnamenti e ciò che Dio ci dona per gli altri, leggiamo:

Atti 8:18

Or Simone, vedendo che per l’imposizione delle mani degli apostoli veniva dato lo Spirito Santo, offrì loro del denaro,

1^ Timoteo 4:14

Non trascurare il dono che è in te che ti è stato dato per profezia, con l’imposizione delle mani da parte del collegio degli anziani.

2^ Timoteo 1:6

Per questa ragione ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te per l’imposizione delle mie mani.

Concludendo, la Torah ed i Profeti se non sono stati aboliti a cosa servono?

Galati 2:16

sapendo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge «Torah», ma per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù, affinché fossimo giustificati mediante la fede di Cristo e non mediante le opere della legge, poiché nessuna carne sarà giustificata per mezzo della legge «Torah».

Il punto è proprio questo, la Grazia e il Legalismo come principio sono opposti l’una all’altro.

Il «Legalismo» dice: Se sei buono, se ti comporti bene vai in cielo, se sei cattivo, se ti comporti male vai all’inferno.

Si dice erroneamente, che prima di Gesù solo chi osservava la Legge poteva andare in cielo, ma la Bibbia non dice questo, ma insegna sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento che SOLO il giusto vivrà per la sua fede.


Habacuc 2:4b

ma il giusto vivrà per la sua fede.

Paolo sta parlando Alla Chiesa dell’evangelo di Gesù Cristo che nasce nell’Antico Testamento,

Habacuc 2:4b 

«Il giusto vivrà per fede».

La Parola di Dio asserisce che:

Romani 3:23

Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio.

Perciò la salvezza è per grazia mediante la fede:

Efesini 2:8-9

Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio,

9) non per opere, perché nessuno si glori.

Perciò la scelta è: voglio essere schiavo del peccato o della giustizia, leggiamo in:

Romani 6:16-23

16) Non sapete voi che a chiunque vi offrite come servi/schiavi per ubbidirgli, siete servi/schiavi di colui al quale ubbidite, o del peccato per la morte, o dell’ubbidienza per la giustizia?

17) Ora sia ringraziato Dio, perché eravate servi/schiavi del peccato, ma avete ubbidito di cuore a quell’insegnamento che vi è stato trasmesso.

18) E, essendo stati liberati dal peccato, siete stati fatti servi/schiavi della giustizia.

19) Io parlo in termini umani per la debolezza della vostra carne.

Perché, come un tempo prestaste le vostre membra per essere serve/schiave dell’impurità e dell’iniquità nella mancanza di Legge, così adesso dimostrate le vostre membra essere serve della Giustizia per la santificazione/purificazione.

20) Perché, quando eravate servi/schiavi del peccato, eravate liberi in rapporto alla giustizia.

21) Quale frutto dunque avevate allora dalle cose delle quali ora vi vergognate? Poiché la loro fine è la morte.

22) Ora invece, essendo stati liberati dal peccato e fatti servi/schiavi di Dio, voi avete per vostro frutto la santificazione/purificazione e per fine la vita eterna.

23) Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.

Il dono di Dio in Cristo Gesù è che Lui ci ha riscattati, cioè ci ha redenti, riacquistati.

Tito 2:14

il quale (Gesù Cristo) ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità*«mancanza di legge» e purificare per sé un popolo speciale, zelante nelle buone opere.

Perciò non osserviamo gli insegnamenti per essere salvati,

ma perché siamo già salvati!

L’Antico e il Nuovo Testamento sono un tutt’uno, Gesù come agnello di Dio ha tolto di mezzo il peccato per tutti quello che credono in Lui, perciò l’adempimento della Legge è che Gesù ha pagato per noi con il suo prezioso sangue; per questo il sacrificio degli animali oggi non avrebbe più alcun senso, ma Gesù non ha abolito l’antico Testamento, ha compiuto in se stesso il sacrificio di espiazione per i peccati dell’umanità/mondo una volta per sempre.

La legge o insegnamenti di tutta la Parola nella sua somma Antico e Nuovo Testamento sono gli argini di ciò che è buono, fuori da questi argini c’è solo il mondo con tutti i suoi mali.

La traduzione della parola iniquità* viene dal greco «anomia» che letteralmente significa «senza legge» o «mancanza di legge», cioè senza insegnamento.

Ogni insegnamento della Bibbia sia dell’Antico Testamento sia del Nuovo perde la sua influenza solo quando un cristiano arriva alla perfezione, cioè vive nello Spirito divino e manifesta il suo Frutto:

Galati 2:20

Io sono stato crocifisso con Cristo

e non sono più io che vivo,

ma è Cristo che vive in me;

e quella vita che ora vivo nella carne,

la vivo nella fede del Figlio di Dio,

che mi ha amato e ha dato se stesso per me.

Che il nostro Signore

«Yeshua haMashiah mi Nazareth»

ci aiuti ad AMARE la Sua Parola,

per vivere nella benedizione,

amen, ed amen!

Questa meditazione è stato fatta al meglio della mia conoscenza attuale della Parola di Dio, perciò può essere soggetta a modifiche.

« INVITO INVITO »

A tutti i credenti che hanno il desiderio di conoscere il modello della:

«Chiesa originale di Gesù Cristo, nata a Gerusalemme»

vista dallo studio su: «Atti 2:41-47» consultatelo insieme agli approfondimenti, informatevi, fate domande direttamente sulle pagine stesse del sito, chiedete, commentate, sarà un conoscersi passo→ passo→ verso la vera Chiesa, aspettiamo il vostro contributo.


«inviateci una e-mail ed entrate in contatto con noi»


Che la grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.

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