Missione Cristiana 153

• L’ALBERO della VITA •

«SENSO del MANGIARE»

«LEHITÀ»

I

«Senso del Mangiare : Lehità : »

Rappresenta il gusto e la capacità di assimilare la realtà spirituale

per diffonderla nella realtà che ci circonda.

Il «Senso del Mangiare» è la capacità di selezionare,

rifiutando le cose dannose o inutili

per assimilare nella nostra coscienza

tutto ciò che è coerente con l’Amore di Dio (ahăvāh)(agapên).

Espellendo le scorie per evitare di contaminarsi con ciò che non è compatibile con la nostra coscienza.

Tutto questo nella consapevolezza di chi siamo e di come si vuole interagire con gli altri e con le informazioni che riceviamo.

Questo Senso ci aiuta ad avere consapevolezza di ciò che conosciamo

per crescere nella conoscenza dell’Amore di Dio ↔ ahăvāh ↔ agapên.

Il «Senso del Mangiare» è condividere la Conoscenza del Messia,

nella speranza che tutti gli uomini siano profusi dal Suo Amore.

È la disponibilità ad entrare in empatia con gli altri, con le culture altrui, le idee, le tecniche, le antiche e nuove scoperte, anche visionarie, discernendo tra le molte informazioni spesso contrastanti, tendenziose o false, attingendo le cose buone e importanti, con il fine di annunciare quello che abbiamo conosciuto, la Sorgente Viva ed inesauribile di Vita Eterna:

«L’Amore ↔ «Ahavà» ↔ «Agapê» di Dio in Yeshùa il Messia»

Atti 17:22-23

 Allora Paolo, stando in piedi in mezzo all’Areopago, disse:

«Ateniesi, io vi trovo in ogni cosa fin troppo religiosi.

Poiché, passando in rassegna e osservando gli oggetti del vostro culto,

ho trovato anche un altare sul quale era scritto:

AL DIO SCONOSCIUTO.

Quello dunque che voi adorate senza conoscerlo,

io ve lo annunzio.

1^ Corinzi 9:18-22

Qual è dunque la mia ricompensa?

Che annunziando il vangelo, io offra il vangelo gratuitamente,

senza valermi del diritto che il vangelo mi dà.

19) Infatti, pur essendo libero da tutti,

mi sono fatto servo di tutti,

per guadagnarne il maggior numero.

20) con i Giudei, mi sono fatto giudeo, per guadagnare i Giudei;

con quelli che sono sotto la legge, come uno sotto la legge,

 per guadagnare quelli che sono sotto la legge;

21) con quelli che sono senza legge, mi sono fatto senza legge

non essendo senza la legge di Dio,

ma sotto la legge di Cristo,

per guadagnare quelli che sono senza legge.

22) Con i deboli mi sono fatto debole,

per guadagnare i deboli;

mi sono fatto ogni cosa a tutti,

per salvarne ad ogni modo alcuni.

23) E faccio tutto per il vangelo,

al fine di esserne partecipe insieme.

«Senso del Mangiare : Lehità : »

(Valore numerico 5+9+10+70+30= 124)

Levitico 21:22-23

Nessun uomo della stirpe di Aronne che abbia qualche difetto,

si accosterà per offrire i sacrifici fatti col fuoco a YHWH.

Ha un difetto; non si avvicinerà ad offrire il cibo del suo DIO.

22) Egli potrà mangiare il cibo del suo DIO,

dai più santi dei sacrifici che dai meno sacri,

23) ma non si avvicinerà al velo e non si accosterà all’altare,

perché in lui vi è un difetto

Questi versetti ci insegnano che il mangiare è un atto sacro da dedicare al Signore,

è rendere sacro il ringraziamento a Dio per il pane da mangiare.

Un’affermazione importante:

«perché in lui vi è un difetto»

Khi mum bo :»

(Valore numerico 6+2+40+6+40+10+20= 124)

Leggiamola in senso metaforico:

Noi siamo sacerdoti del Signore,

ma abbiamo delle imperfezioni caratteriali e comportamentali

legate a ciò che mangiamo spiritualmente parlando.

Potenzialmente possiamo entrare nel luogo santissimo,

il «kodesh hakodashim» figura del Giardino dell’Eden.

Ma dipende da come attingiamo dai «Sensi»

Il Signore ci ha fatto la grazia di fidanzarci a Lui,

donandoci la caparra del Suo Spirito,

attraverso la fede in Lui ci trasformiamo ad immagine e somiglianza Sua, ecco il valore del:

«Senso del Mangiare»

Il popolo di Israele mangiò la Manna nel deserto!

Noi come Israele spirituale cosa stiamo mangiando?

Esodo 16:31

E la casa d’Israele lo chiamò Manna;

ed era simile al seme del coriandolo bianco

e con il gusto di schiacciate fatte col miele.

Esodo 16:31

וַיִּקְרְאוּ בֵית־יִשְׂרָאֵל אֶת־שְׁמֹו מָן וְהוּא כְּזֶרַע גַּד לָבָן וְטַעְמֹו כְּצַפִּיחִת בִּדְבָשׁ׃

«Seme del Coriandolo Bianco» :

Se prendiamo le ultime lettere che compongono questa frase, troviamo un parallelo molto interessante:

« Nun   Daleth   Ayn»

«EDEN : »

(Valore numerico 50+4+70= 124)

Il «Santo dei Santi» è figura del Giardino dell’Eden, l’unico luogo fisico dove il Signore parlava al sommo sacerdote, che si presentava senza difetti, posto dove era l’Arca dell’Alleanza ed il vaso con la Manna, le Tavole della Torà e la verga di Aron, primo sommo sacerdote.

Il parallelismo metaforico tra:

«Santo dei Santi»

ed il

«Gan Eden»

trova piena corrispondenza con il:

«Senso del Mangiare»

Nel Gan Eden Adamo ed Eva incontravano il Signore,

«tutti i giorni»

Nel Luogo Santissimo il sommo sacerdote veniva in contatto con Dio una sola volta l’anno.

Nell’era messianica si torna come al principio, nella misura in cui viviamo per la fede del Signore e Salvatore Yeshùa il Messia lo incontriamo,

«tutti i giorni»

Salmo 27:4

Una cosa ho chiesto a YHWH e quella sola ricerco:

di dimorare nella casa di YHWH tutti i giorni della mia vita,

per contemplare la bontà di YHWH e meditare nel Suo tempio.

Isaia 38:20

YHWH mi salverà,

e noi canteremo i miei cantici con gli strumenti a corda,

tutti i giorni della nostra vita nella casa di YHWH.

Matteo 28:20

insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato.

Or ecco, io sono con voi tutti i giorni,

fino alla fine dell’età presente. Amen.

Il «Senso del Mangiare» è in parallelo con la lettera

Tzadde

il cui significato è «Tzaddiq» cioè il giusto,

un uomo fedele al Signore, che confida in Lui, che vive in Lui!

La lettera «Tzadde» : 

scritta per esteso  si permuta in:

«Tzayiad : Cacciatore :»

Il giusto è un:

«Cacciatore di Scintille»

che cammina in Spirito

ed ogni suo comportamento è finalizzato a catturare

una «Scintilla di Luce Infinita»

Attraverso la rivelazione e manifestazione

del Frutto dello Spirito.

Un giusto «tzaddiq»

si riconosce dalle sue azioni,

da quello che mangia, questo è il

«Senso del Mangiare»

Matteo 4:4

Ma Yeshùa rispose:

«Sta scritto: L’uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio»

In verità, in verità vi dico: Chi crede in me ha vita eterna.

Giovanni 6:48-51

Io sono il pane della vita.

49) I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e sono morti!

50) Costui è il pane Quello che discende dal cielo,

perché chiunque mangi di Lui per di più non muoia.

51) Io Sono il pane quello che fa vivere,

Colui che discende dal cielo.

Nel caso in cui qualcuno mangi di questo pane qui,

vivrà in eterno!

E nondimeno il pane quello che io darò

è il Mio corpo per la Vita del mondo».

«Yeshùa è La Parola che si è fatta carne»

«Pane disceso dal cielo»

Se ci nutriamo di questo Pane,

cioè di ogni sua Parola

ci nutriamo di Lui e diventiamo come Lui,

parte integrante del Suo Corpo.

Quindi se viviamo il Frutto dello Spirito

che è la Legge dello Spirito della vita stiamo camminando in:

«Amore ↔ «Ahavà» :  ↔ «Agapê»

Romani 8:1-2

Pertanto adesso nessuna condanna per quelli nel Messia Yeshùa.

2) Infatti la Legge dello Spirito della vita nel Messia Yeshùa

ti ha reso libero dalla legge del peccato e della morte.

Romani 8:5

Giacché coloro che vivono per la carne hanno in animo le cose della carne,

quelli invece che vivono conformi allo Spirito divino quelle dello Spirito.

Mangiare consapevolmente in Spirito significa anelare all’Unità con Yeshùa il Messia.

«AKhilà : Mangiare :»

Dalla questa parola possiamo estrarre un’altra frase:

«Khol Alef : Tutto Alef :»

La lettera Alef rappresenta «l’Unità Divina»

collegata a questo senso ci porta alla definizione di mangiare:

«Tutto di Dio»

Questo è il motivo per cui il cibo e la cucina hanno una grande importanza nella Torà.

La parola «Chasher» significa cibi permessi, puri

e «Taref» cibi impuri, vietati.

Nella cultura ebraica si usano specifiche benedizioni per ogni alimento, ci sono benedizioni prima e dopo il pasto a secondo di quello che viene mangiato.

Benedizione in ebraico si dice «Berakhà »

che significa anche piscina, vasca.

Ogni volta che pronunciamo una benedizione

è come se aprissimo uno spazio sacro nella materia.

Benedire gli altri significa benedire se stessi

benedire il Corpo del Signore

equivale ad entrare nella Vera Vita.

Diventando così:

«Cacciatori di Scintille»

Il Frutto dello Spirito divino

è una cascata di scintille dal Cielo

dell’AMORE InfinitoAhăvāh ↔ Agapên di DIO:

«GIOIA»

«PACE»

«PAZIENZA»

«BENEVOLENZA»

«BONTÀ»

«FEDELTÀ»

«MANSUETUDINE»

«AUTOCONTROLLO»

Galati 5:23b

contro le tali cose non esiste legge o regola.

Impariamo dal nostro Signore

«Yeshùa il Messia di Nazareth»

«a fare quello che vediamo fare al Padre»

Questa meditazione è stato fatta al meglio della mia conoscenza attuale della Parola di Dio, perciò può essere soggetta a modifiche.

« INVITO INVITO »

A tutti i credenti che hanno il desiderio di conoscere il modello della:

«Chiesa originale di Yeshùa il Messia, nata a Gerusalemme»

vista dallo studio su: «Atti 2:41-47» consultatelo insieme agli approfondimenti, informatevi, fate domande direttamente sulle pagine stesse del sito, chiedete, commentate, sarà un conoscersi passo→ passo→ verso la vera Chiesa, aspettiamo il vostro contributo.


«inviateci una e-mail ed entrate in contatto con noi»


Che la grazia del Signor nostro Yeshùa il Messia (Gesù Cristo) sia con tutti noi.

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